La sindrome di Brugada è silenziosa, asintomatica, letale. Nella maggior parte dei casi si impara a conoscere quando ormai è troppo tardi. Ogni anno nel mondo 20 milioni di persone nel mondo (50 mila in Italia) muoiono improvvisamente e si stima che almeno nel 25% dei casi la causa sia proprio la sindrome di Brugada, malattia genetica che colpisce il cuore.
I responsabili sono gli autoanticorpi che, prodotti inopportunamente, bloccano il funzionamento di canali responsabili di funzioni vitali per le cellule, in particolare per il ritmo cardiaco. La ricerca appena pubblicata sull’ European Heart Journal è stata realizzata dall’IRCCS Policlinico San Donato di Milano. Lo studio potrebbe aiutare in futuro a prevenire la morte di milioni di persone, in quanto come riportato dal Corriere della Sera, “spesso nella sindrome di Brugada la morte arriva prima che sia fatta la diagnosi e senza che i pazienti manifestino sintomi premonitori”, spiega al quotidiano il dottor Carlo Pappone, a capo del gruppo di ricerca clinica e molecolare del San Donato.
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