
Il Comune di Marano ha individuato il nuovo soggetto che si occuperà del servizio di accertamento e verifica, riscossione volontaria e coattiva, della TARES, TARI; del servizio di accertamento, riscossione coattiva dell’IMU /TASI; del servizio di accertamento e riscossione, volontaria e coattiva delle entrate minori e del servizio di supporto alla riscossione ordinaria dell’IMU, del Comune di Marano di Napoli (NA). Se ne occuperà la RTI costituita dall’unione di Municipia Spa e Advanced Systems Spa.
Ma in concreto cosa faranno questi due soggetti? Recupereranno in maniera volontaria e coattiva tutto ciò che in precedenza non è stato mai pagato. In parole povere inizieranno le azioni esecutive mediante il sequestro dei veicoli, il pignoramento dei conti e ogni altra azione utile per colpire coloro che negli anni, vuoi per disagio economico, vuoi per acclarata volontà, non hanno potuto o voluto pagare i tributi comunali.
Per anni a Marano l’evasione ha raggiunto picchi clamorosi. L’acqua non viene pagata da quasi la metà delle famiglie e ciò ha generato buchi di bilancio, che oltre alle spese folli e ad una gestione allegra, hanno prodotto il dissesto finanziario, oggi tramutatosi in procedura di riequilibrio.
Allora la domanda che si pongono tanti cittadini è la seguente: perché negli anni scorsi nei confronti di coloro che non hanno versato un centesimo nulla è stato fatto? O meglio perchè oggi si attiveranno le procedure vessatorie nei confronti anche di chi non ha la possibilità materiale di pagare e per il pregresso finirà tutto a tarallucci e vino? E’ vero che esiste la prescrizione, però è pur vero che in questa città non si raggiunge mai un equilibrio. O tutto o niente ed è questo il caso del recupero dei tributi. Anche a Napoli le modalità di recupero dell’evasione da parte di Municipia ha creato disagi e suscitato polemiche. Spesso anche per 70/80 euro di evasione sono stati attivati fermi amministrativi e pignoramenti. Chissà a Marano in futuro cosa si prospetta.
La camera degli avvocati tributaristi di Napoli, mesi fa, ha riscontrato gravi irregolarità nell’attività di riscossione del Comune di Napoli e di Napoli Obiettivo Valore, la società di scopo costituita da Municipia S.p.A. per il servizio di riscossione dei tributi. È stata introdotta, infatti, l’istanza di dilazione dei pagamenti, formalizzata in apposito modulo, che impone al contribuente di riconoscersi debitore dell’importo di cui richiede la rateizzazione e di rinunciare formalmente all’impugnativa dell’atto o alla prosecuzione della lite pendente. Una pratica che di fatto nega il diritto di pagare in via dilazionata ai cittadini bisognosi e che, approfittando proprio del loro stato di bisogno, costringe il contribuente la rinunce al diritto di difesa. La richiesta di rateizzazione di un debito tributario, in particolare, non può determinare un’imposizione a pagare, in quanto al contribuente non può essere richiesta/imposta alcuna rinuncia.
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