La svolta è arrivata? Baracche e roulotte verranno demolite e i rom sgomberati. Questo è quello che ha deciso il Tribunale di Napoli per il campo rom in zona Carrafiello a Giugliano. «È tutto vero» esclama con voce commossa Francesco Micillo, proprietario dei 75 ettari di terreno a lui sottratti dall’occupazione abusiva. Il suo «calvario» è giunto al termine. O quasi. Una storia iniziata nel 2019, quando un piccolo gruppo di nomadi scelse il terreno di Micillo (un tempo azienda agricola all’avanguardia, che vantava contratti con colossi come Orogel e Findus) come base per le loro baracche. Una presa di possesso violenta, che vide prima il saccheggio dei capannoni di lavorazione, poi la demolizione a favore della costruzione delle loro «case».
Un esproprio in pieno stile, a cui Micillo poté solo assistere, perché minacciato ogni qualvolta si avvicinava alla sua proprietà. Le uniche «armi» in suo possesso per far prevalere il suo diritto negli anni sono state le denunce. Tante, esposte a più riprese ai carabinieri e alla polizia. Ma nulla è servito a frenare lo sviluppo di quella che oggi appare come una micro-città a pochi chilometri dal litorale, composta persino da «viali».
Il Mattino