Azione Campania: lotta alla dispersione scolastica fondamentale, ma fondi PNRR vanno spesi con regole certe

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All’indomani della pubblicazione (in attesa della registrazione della Corte dei Conti) del Dl 170 del 24 giugno 2022, che assegna finanziamenti (la prima tranche di 500 ml su 1,4 mld) alle scuole italiane per contrastare il fenomeno della Dispersione Scolastica, il GDL (Gruppo di Lavoro) che lo stesso ministro dell’istruzione Bianchi ha istituito con DM n. 57 marzo 2022, gli ha inviato una Lettera in cui esprime punto per punto le criticità di questa assegnazione. Già di per sé è curioso che un gruppo di studiosi chiamato a supportare il ministro nell’espletamento della Missione 4 del PNRR settore istruzione, non sia minimamente preso in considerazione dopo che ha svolto il suo lavoro, se poi si apprende che è stata l’urgenza della scadenza delle fasi del PNRR a non consentire di prendere in considerazione questo Documento, l’affaire da curioso diventa incredibile se non grottesco. Su questo fronte si potrebbe intavolare una polemica infinita, ma sorvoliamo perché leggendo la Lettera degli esperti ci colpiscono e ci preoccupano una serie di aspetti che se non attenzionati a dovere, si rischia seriamente di far fallire una delle misure più importanti del PNRR per contrastare la Dispersione Scolastica.

Il finanziamento, quindi, è stato assegnato con criteri opinabili direttamente alle scuole, in Campania sono state finanziate molte scuole secondarie di primo e secondo grado per un un importo di 79 milioni di euro, a Napoli sono arrivati 15 milioni di euro per il finanziamento di 78 Istituti tra primo e secondo grado. Si tratta di cifre considerevoli che dovrebbero produrre risultati concreti sulla diminuzione della dispersione in un periodo medio-lungo. Ricordiamo che in Campania dopo la pandemia la dispersione scolastica è schizzata al 20,1% (dati InvalsiOpen 2021), dato più alto rispetto alle altre ragioni, e che la regione risulta essere uno dei territori più svantaggiati dal punto di vista delle opportunità educative per i minori. A Fronte di dati così allarmanti le risposte devono necessariamente essere incisive, sistemiche e vincolanti. Il Decreto assegna le risorse ma non definisce “il chi, il cosa e il come usarle”, non ci sono “…indicazioni chiare e verificabili tese a invertire la tendenza all’aumento dei divari tra minori, territori, scuole e ad avviare una ampia azione di sistema – come il PNRR prescrive – per contrastare il fallimento formativo esaminando puntualmente le aree di intervento per: creare aree di educazione prioritaria dedicate a interventi sistematici e di lungo periodo in territori particolarmente difficili.” Ed è proprio questo, che come Azione Campania chiediamo da tempo con forza, e non solo quando si verificano episodi di violenza, e atti di bullismo che coinvolgono gli adolescenti.

Ancora, “vi è, poi, la “questione delle questioni” che il Decreto non spiega. Come favorire, intorno alle scuole, alleanze territoriali coese e permanenti tra le scuole stesse, gli enti locali, ed il terzo settore su base cooperativa e paritaria curando la manutenzione nel tempo delle comunità educanti sull’esempio delle migliori pratiche già all’opera in ogni parte d’Italia? Come attivare azioni di accompagnamento in corso d’opera, il monitoraggio e la valutazione?” Senza un raccordo reale, effettivo e stabile tra le scuole, i Comuni e il Terzo Settore, come si pensa di contrastare questo fenomeno? Ci troviamo di fronte ad una pioggia di soldi che non si capisce come verranno usati. Non è più pensabile assegnare così tante risorse, su una questione così importante, senza definire un chiaro sistema di opportunità e di vincoli per il loro uso. Al momento non ci sono risposte, se non vaghe rassicurazioni che queste indicazioni verranno fornite in seguito.

Speriamo!

Di seguito i link del riparto:

https://pnrr.istruzione.it/wp-content/uploads/2022/06/M4C1I.1.4_Dispersione_Riparto_regionale.pdf

https://pnrr.istruzione.it/wp-content/uploads/2022/06/M4C1I.1.4_Dispersione_Riparto_istituzioni_scolastiche.pdf

Anna Romano (Responsabile dipartimento Scuola Azione Campania)

© Copyright redazione, Riproduzione Riservata. Scritto per: TerranostraNews
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