Ogni anno, come riporta il Mattino, inviava a una donna di Secondigliano qualcosa come 650mila euro. Soldi cash che entravano nel sistema delle piazze di spaccio della droga di Napoli, attraverso un metodo particolarmente in voga nella cultura araba (lo chiamano Hawala): vengono consegnati da qualcuno che arriva a Secondigliano, con valigette di denaro, che servono a mantenere in piedi il narcotraffico. Ogni anno, quei 650mila euro vengono spediti da Raffaele Imperiale, arrestato qualche settimana fa a Dubai, a Maria Licciardi, reggente dell’omonimo clan e pezzo da novanta dell’Alleanza di Secondigliano. Gli inquirenti sono riusciti a ricostruire quel passaggio di denaro e le fitte relazioni che intercorrevano tra i due.
Imperiale, il boss di Dubai mandava soldi a Maria Licciardi
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