Anticipazione Marano, i giudici di Napoli nord sentenziano: “Vanno versati al Comune i canoni di locazione dei capannoni Pip”. La disputa si trascinava da un anno

0
5.790 Visite

I giudici della seconda sezione del tribunale Napoli nord, in composizione collegiale, hanno accolto il ricorso del Comune di Marano e stabilito che i concessionari dei capannoni dell’area Pip devono versare il canone mensile all’ente cittadino e non alla Iniziative industriali di Sant’Antimo, società di scopo della famiglia Cesaro da anni in regime di amministrazione giudiziaria. I giudici hanno ribaltato una precedente sentenza emessa da un organo monocratico di Napoli nord.

La vicenda è stata seguita a più riprese dal nostro portale, che ha sempre sostenuto la fondatezza delle argomentazioni portate avanti dall’avvocato Raffaele Manfrelotti, consulente legale del Comune di Marano, uno dei pochi che forse merita la riconferma.

Il municipio, durante la gestione commissariale, aveva rescisso il contratto con i Cesaro per inadempienze contrattuali. Nulla a che vedere, insomma, con la sfera penale, il cui iter è in corso sempre a Napoli nord e con altri giudici. Marano aveva stipulato una decina di contratti con gli operatori del Pip, ma altri sette avevano continuato a versare il canone agli amministratori giudiziari della società dei Cesaro o avevano optato per la sospensione dei pagamenti. I fatti oggetto della disputa penale non hanno alcun nesso con i provvedimenti che l’ente comunale di Marano, seppur con colpevole ritardo, aveva messo in campo. La revoca della convenzione con i Cesaro risale a circa tre anni fa; ma solo nell’autunno scorso il Comune si era deciso a richiedere i canoni di locazione agli imprenditori.

Con questo pronunciamento dei giudici di Napoli nord si scrive (almeno si spera) la parola fine su una vicenda che era stata anche al centro delle verifiche della commissione ispettiva inviata dalla prefettura di Napoli. I titolari dei capannoni devono versare il canone al Comune, non solo quelli correnti, ma anche gli eventuali arretrati. Spetterà ai commissari e al dirigente Mucerino far rispettare ciò che l’organo giudiziario ha stabilito. Se non dovessero farlo, il Comune perderebbe all’incirca 360 mila euro l’anno di entrate.

© Copyright Fernando Bocchetti, Riproduzione Riservata. Scritto per: TerranostraNews
  • Fascinated
  • Happy
  • Sad
  • Angry
  • Bored
  • Afraid

Commenti