Napoli, elezioni 2021. Manzo (Fdi): “Serve discontinuità, puntiamo su Rastrelli junior”

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“Serve ​una ​netta e ​chiara discontinuità ​rispetto alle ​pregresse tornate elettorali ​oppure, al ​ massimo, ​il centrodestra ​ arriverà ​​al ​ ballottaggio dove ​la  sinistra, come ​ sempre, avrà gioco facile”.

Ciro Manzo, ​portavoce e ​ coordinatore di ​ F.d.I. ​ per ​la ​quinta municipalità ​cittadina di Arenella Vomero, parla a nuora perché suocera intenda, come dire per​ ​rivolgersi a qualcuno ​con​ l’intenzione ​che ​altri sentano e capiscano.

Manzo, ci spieghi qual è la sua idea per le elezioni cittadine del 2021.

“Vede, il nostro obiettivo è molto ​più ambizioso e soltanto un primato dalle urne di Fratelli d’Italia, in ambito del centrodestra, è una soluzione che non ci consola. L’eventuale ​ risultato ​ di prima forza, ​ senza un progetto, non ci appassiona. Rivolgiamo l’appello a tutto il centrodestra ​ affinché si apra un tavolo comune ​di  coalizione,  con​ trasmissione in streaming, prima per un dibattito ​ programmatico, successivamente per il candidato sindaco e liste”.

Qual è il progetto?

“Con ​i nostri associati della ​collina siamo impegnati alla formulazione d’una proposta che riteniamo realmente competitiva. Una ​candidatura a sindaco di Sergio Rastrelli, figlio ​del compianto ​ex governatore, con un programma che vada oltre l’azione​ di critica alle insufficienze, per non dire altro, ​ delle diverse amministrazioni che hanno ​ governato Napoli. Riteniamo, peraltro, sia utile richiamare la pubblica opinione alla ​necessità di un reale ricambio che si determini per ​globale alternativa, ​con precisi connotati, a destra. Altre soluzioni, virtualmente in campo, e lo diciamo con tutto il rispetto, seppure apprezzabili, fanno l’errore del passato che non ha dato buona prova di sé”.

A chi si riferisce?

“Guardi cosa ​è in moto nel ​campo del ​centrodestra, ​dove sono stati testati,​ per ​ sondaggi ​resi noti ​ e quelli che sono sul tavolo dei partiti, le diverse candidature pubblicizzate dai media. Non c’è nessuno exploit salvo a registrare la ventilata ​ discesa ​ in campo di esponenti della società civile che si richiamano al civismo. Anche in questo caso, però, il centrodestra a supporto ​d’una ​ tale ​ soluzione, ​difficilmente ​ potrebbe ​farcela ​in ​prima battuta. Quando poi a votare, al secondo turno, non vanno neppure metà dei cittadini, peggio ancora, la sinistra com’è noto risulta sempre egemone.​ A Napoli si stanno delineando diverse ipotesi per il centrosinistra. Ognuna vale ​l’altra, a parte la variabile indipendente di Antonio Bassolino, ma il ​ problema non è ​semplicemente quello di ​ contrastarla. C’è bisogno di lanciare una sfida che sia di antagonismo radicale alla​ ipoteca della sinistra classica ​ e, ​ se del caso, ​ impedire ​ il ​via ​ libera a ​un consolidamento ​ del solito, storico, assetto con altra formula. E’ l’opinione che accomuna tutti i patrioti del nostro circolo territoriale, ​sentiti online, per ​ via ​ del divieto di assembramenti. In merito è auspicabile che il modello, allargato a tutti i livelli non solo di F.d.I., ​ porti a ​ fissare precise modalità di consultazione territoriale nelle dieci municipalità cittadine.

Torniamo alla competizione per Palazzo San Giacomo.

“Ribadisco la nostra intenzione ​di proporre ​ ai superiori livelli di ​partito una strategia che non sia di corto respiro e che venga posta all’attenzione della Lega e di Forza Italia. Rovesciare la piramide, scartando soluzioni neutre, è il futuro​ candidato del centrodestra a sindaco che, al contrario, dovrà ​essere sostenuto ​ da esponenti ​della società civile e del civismo, e dalle loro liste, voltando ​ decisamente ​pagina ​ rispetto ​a quello  che ​ha prevalso, in particolare ​dalle ​ elezioni del ​ 2011 ​in poi; una ​ linea ​ non ​ post ​ ideologica onde ​ motivare ​il ​ritorno alle ​ urne di ​ cospicua ​ parte ​ degli ​ astensionisti, i tanti cittadini ​ appartati ​ che ​da molti anni credono, a torto o a ragione, non possibile l’alternanza ​ per il governo della città, cosicché da ​ battere la democrazia di minoranza e la tendenza a non stimolare la partecipazione”.

In conclusione, perché la scelta di far correre l’avvocato Sergio Rastrelli?

“La candidatura a sindaco deve avere sempre un preciso significato. Stimato professionista, operante ​ in​ ambiti ​che ​ ricoprono ​ tutti i settori del diritto penale e cassazionista, ​ Rastrelli iunior ​ discende da una storica famiglia ​di alto  prestigio ​ e di inoppugnabile ​ coerenza ​ politica; ​ nella ​ fattispecie è persona esempio di specchiatissima probità, dal moderatismo che si coniuga con l’intransigenza, uno scudo avverso il compromissorio e il ​ consociativo”.

© Copyright redazione, Riproduzione Riservata. Scritto per: TerranostraNews
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