L’anno è iniziato e le chiacchiere, come si suol dire, stanno ancora a zero. L’isola ecologica, struttura fondamentale per migliorare il servizio di igiene urbana, non è stata ancora aperta, nonostante le rassicurazione dei tecnici comunali che avevano indicato nel novembre (novembre 2017) la data utile per l’agognato taglio del nastro. Un’inaugurazione attesa da ben sette anni.
I problemi? Sono sempre gli stessi: il Comune non si è ancora dotato di un regolamento che disciplini le modalità di utilizzo del sito e non ha ancora sgomberato la fabbrica che occupa (in modo illegittimo) lo spazio confiscato e di proprietà dell’ente adiacente all’isola ecologica. Lo sgombero è dato per imminente, ma il condizionale è sempre d’obbligo quando si parla di tali procedure amministrative, spesso, nel caso di Marano, ostacolate anche dall’interno, ovvero da qualche dipendente o rappresentante delle forze dell’ordine.
Salvo ulteriori sorprese, e problematiche al momento non note, almeno ufficialmente, l’isola dovrebbe (e sottolineiamo il dovrebbe) aprire i battenti una volta archiviate le procedure summenzionate.
© Copyright Fernando Bocchetti, Riproduzione Riservata. Scritto per: TerranostraNews
