Marano, camorra e affari nell’area Pip: gli arrestati si difendono. Tonino Di Guida ha reso dichiarazioni spontanee

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I fratelli Cesaro, difesi dagli avvocati Paolo Trofino, Vincenzo Maiello e Raffaele Quaranta, si sono dichiarati innocenti e hanno chiesto di essere ascoltati dai procuratori aggiunti nei prossimi giorni, dopo che avranno avuto il tempo di leggere la cospicua ordinanza spiccata a loro carico.

Si è difeso anche l’ingegnere Oliviero Giannella, finito a sua volta in carcere con l’accusa – tra le altre – di avere collaborato alla presunta falsificazione degli atti inerenti il Pip di Marano e di essere stato il «tecnico di fiducia del boss Giuseppe Polverino». «Da un anno denuncio pressioni da parte della camorra, ne ho parlato ai carabinieri», la difesa del professionista.

Nel pomeriggio si è tenuto anche l’interrogatorio degli altri due indagati, Antonio e Pasquale Di Guida, difesi dagli avvocati Antonio Briganti e Alfonso Vozza. Pasquale ha risposto alle domande del gip chiarendo la propria posizione, mentre l’ex assessore provinciale di Forza Italia, Antonio, ha reso spontanee dichiarazioni ed ha chiesto di essere sentito dai pm nei prossimi giorni.

Il Mattino

© Copyright redazione, Riproduzione Riservata. Scritto per: TerranostraNews
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