Roberto Saviano è sotto choc. Il giornalista, esterofilo e molto liberal, non ha proprio digerito bene il voto sul Brexit e lo commenta con un post al vetriolo sul proprio sito.
Quindi prosegue con un lungo predicozzo sul proprio essere europeista, “genuinamente”. E una disamina sulla natura dell’Unione europea, definita “un progetto politico, nato per scongiurare conflitti, poi culturale”.
Peccato che Saviano sembri dimenticare come i regimi sulle cui macerie sorse l’Europa unita irretivano e costringevano con la forza il “popolo” a scendere in piazza, spesso dopo avere conquistato il potere con le armi. Paragonare i partigiani del Leave agli italiani del 1938 è scorretto.
Il voto del Brexit è stato stabilito da un governo democraticamente eletto ed altrettanto democraticamente è stato esercitato. Mentre non considerare degno un risultato elettorale favorevole ai propri avversari, quello sì non è democratico.