Marano, il caso Pip si arricchisce di particolari: i carabinieri sono stati all’ufficio Protocollo, per confrontare date e firme

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Si arricchisce di particolari la vicenda dell’area industriale di Marano (zona Pip), delle indagini e degli interrogatori effettuati dai carabinieri del Reparto anticrimine di Napoli. Nei giorni scorsi i militari dell’Arma, oltre ad aver ascoltato come persone informate dei fatti l’ex sindaco Bertini, l’attuale fascia tricolore Liccardo e i dirigenti comunali (vecchi e nuovi) Asfaldo, Micillo, Di Lorenzo, Santelia, Cerotto e De Biase, si sono recati anche negli uffici del protocollo del Comune di Marano. Secondo quanto è trapelato nelle ultime ore, i carabinieri avrebbero confrontato alcune firme e gli atti di partecipazione alla gara propedeutica all’affidamento dei lavori nell’area di via Migliaccio. Un lavoro certosino, quello degli investigatori, che puntano a far chiarezza su alcune presunte incongruenze. Quali? Le firme di alcuni responsabili di settore, l’orario di presentazione della domanda pervenuta al Comune di Marano e sottoscritta dalla Iniziative industriali di Sant’Antimo. Poi c’è la questione fondi, i milioni di euro mai rendicontati alla Regione e che dovevano servire per realizzare alcune infrastrutture e abbassare i costi per l’acquisto dei capannoni. Infine la storia dei mancati collaudi da parte del Comune di Marano.

© Copyright Redazione, Riproduzione Riservata. Scritto per: TerranostraNews
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