Nicola Campanile, candidato alla presidenza della Regione Campania con la formazione “Per – Per le persone e la comunità”, ha spiegato le ragioni della nascita di un terzo polo alternativo al centrodestra e al centrosinistra. Alla base della scelta c’è la volontà di proporre una via diversa rispetto a due schieramenti giudicati “mediocri” e sempre più simili tra loro, dove – secondo Campanile – la competizione politica è diventata “una sorta di calciomercato, con personalità che cambiano schieramento solo per garantirsi l’elezione”.
Campanile sottolinea come la sua formazione abbia già presentato il programma completo sul proprio sito, mentre accusa gli altri candidati, Roberto Fico e Edmondo Cirielli, di non aver ancora reso pubbliche proposte chiare e concrete.
Il leader di “Per” precisa che, nonostante in passato non siano mancati momenti di collaborazione con il centrosinistra, questa volta non è stato possibile trovare un’intesa. «Abbiamo provato a dialogare – spiega – ma di fronte alle nostre proposte programmatiche ci sono stati solo discorsi legati alle candidature, spesso di parenti e familiari di esponenti politici». Da qui la decisione di correre in solitaria, come già accaduto in altre realtà locali come Caserta e Marano, “perché contano i progetti, non le poltrone”.
Sul fronte opposto, Campanile rivela di aver ricevuto diverse proposte di dialogo dal centrodestra, ma di averle declinate: «Con Fratelli d’Italia che ospita ancora nostalgici come Marco Nonno e con la Lega che continua a insultare i meridionali, non possiamo avere interlocuzioni».
Tra le priorità programmatiche della lista “Per” figura l’approvazione di una legge regionale sui caregiver, con l’obiettivo di garantire sostegno economico a chi assiste anziani, disabili e persone in difficoltà. Una misura che, secondo Campanile, contribuirebbe anche a favorire l’occupazione femminile, ancora troppo bassa in Campania. Altro punto cardine è la liberazione dei vertici della pubblica amministrazione dalla lottizzazione politica, in particolare nei settori chiave come trasporti e sanità.
Il progetto politico di Campanile punta a riconnettere i cittadini con le istituzioni, intercettando la fiducia di un elettorato disilluso e astensionista. Il movimento, presente sul territorio da oltre cinque anni, schiera una lista di cinquanta candidati e ambisce a conquistare seggi in Consiglio regionale. In caso contrario, promette un’opposizione costruttiva e trasparente, “da difensori civici” dei cittadini.
Il riferimento culturale e valoriale del movimento resta quello del mondo cattolico e del Partito Popolare di Don Sturzo, ma Campanile guarda anche al volontariato e al terzo settore, ritenendo che ci sia ampio spazio per una proposta moderata, eticamente radicale ma “mite nei toni”, capace di riportare il confronto politico su un piano di serietà e concretezza.
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