Il vertice del G7 in corso a Kananaskis, Alberta, ha subito una svolta inaspettata con l’abbandono anticipato del presidente statunitense Donald Trump. La sua partenza, avvenuta nella serata di lunedì, è stata motivata dall’escalation del conflitto tra Iran e Israele. Trump ha emesso un allarme su Truth Social, invitando i residenti di Teheran a evacuare immediatamente, sottolineando la gravità della situazione. Nonostante la sua partenza, ha firmato una dichiarazione congiunta del G7 che esorta alla de-escalation delle ostilità in Medio Oriente e a un cessate il fuoco a Gaza. Durante il vertice, Trump ha anche proposto di reintegrare la Russia nel gruppo, suggerendo l’idea di un G8 o addirittura un G9 con l’inclusione della Cina, criticando l’esclusione della Russia dal 2014.
La premier italiana Giorgia Meloni, presente al vertice, ha ribadito l’importanza dell’unità tra i membri del G7. In un intervento, ha sottolineato che “l’unità del G7 è essenziale per affrontare le sfide globali”, facendo riferimento alla necessità di una risposta coordinata alle crisi internazionali. La sua posizione si è concentrata su temi come la sicurezza energetica, la lotta alla disinformazione online e la riforma dell’Organizzazione Mondiale del Commercio, evitando argomenti che potessero provocare divisioni tra i partecipanti.
Il vertice ha visto la partecipazione di leader mondiali come il presidente francese Emmanuel Macron, il cancelliere tedesco Friedrich Merz e il primo ministro britannico Keir Starmer, con l’inclusione di ospiti come il presidente ucraino Volodymyr Zelenskyy e il primo ministro indiano Narendra Modi. Tuttavia, l’assenza di Trump ha sollevato interrogativi sulla coesione del gruppo e sulla capacità del G7 di affrontare le sfide globali in modo unito.
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