Terzo mandato a De Luca, la figuraccia cosmica della Schlein. Sconfessata la linea nazionale del Pd, ora per aggiudicarsi il match il governatore deve far cadere il segretario

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In Campania il romanzo è già pronto: titolo provvisorio “Dottor Elly e mister De Luca”. Genere: tragicomico. I fatti sono noti: il Pd campano, nonostante la contrarietà della Schlein, ha infatti votato in commissione a favore del terzo mandato per De Luca sconfessando la linea nazionale del partito. Uno psicodramma in piena regola, sulla pelle degli elettori.

Per Tommaso Foti, “la questione ci mostra un Pd bifronte: mentre i suoi parlamentari hanno votato contro il terzo mandato, i Consiglieri regionali della Campania votano a favore. Dobbiamo dunque ritenere che esiste un Pd a Roma e un Pd a Napoli? Che sia una forma di autonomia differenziata in salsa Schlein?”. Secondo il capogruppo di Fratelli d’Italia alla Camera, “ciò che comunque è chiaro è il fatto che mentre la segretaria del Pd si illude di chiamare a sé tutte le opposizioni, nei fatti neppure riesce a tenere unito il suo partito, che all’evidenza anche sul terzo mandato dei governatori ha due posizioni contrapposte”.

“Lungi da noi mettere il dito ‘tra moglie e marito’ – ironizza Foti – ma pare evidente che, anziché attaccare il governo Meloni e la maggioranza – che unita e compatta lavora per contrastare l’immigrazione illegale, destinare più risorse alla sanità, pensare a famiglie ed imprese – meglio farebbe a risolvere le beghe di casa propria”.

“Si aggiunge una legge elettorale truffa – incalza Antonio Iannone, commissario regionale di FdI –  fatta su misura per salvaguardare le esigenze dell’attuale governatore e dei suoi consiglieri regionali di maggioranza: uno sbarramento al 2,5% è una soglia ridicola che definirei da posologia istituzionale; sindaci dei piccoli comuni messi nella condizione di fatto di non potersi candidare; dimezzamento del numero di firme necessarie per presentare liste civiche”. “Quindi tutte norme sartoriali – aggiunge – per la condizione politica di De Luca e dei suoi consiglieri. Il diritto a candidarsi dei sindaci dei piccoli comuni è stato barattato con il diritto alla sopravvivenza dei consiglieri regionali uscenti”.  Insomma, incalza il senatore di Fratelli d’Italia, “una porcheria senza precedenti in cui le regole del gioco vengono piegate alla convenienza del momento di De Luca e della sua maggioranza”.

Più che un romanzo horror, una storia tragicomica, secondo il senatore sannita di Fratelli D’Italia, Domenico Matera. “Se non ci fosse da piangere ci sarebbe da ridere. Purtroppo per noi, però, a non ridere sono i campani dopo dieci anni di governo De Luca che non ha fatto, ovviamente, nulla di quello che era stato promesso. Ricordiamo ancora – prosegue Matera – le sporadiche passerelle elettorali nelle aree interne, dove si prometteva la luna e oggi ci troviamo al punto di partenza, basti pensare alla mancata riapertura dell’Ospedale di Sant’Agata de’ Goti o alla linea ferroviaria ex Valle Caudina chiusa senza vergogna da ormai cinque anni. Per De Luca i cittadini campani sono solo utili al mantenimento del suo potere e questo blitz per il terzo mandato a Palazzo Santa Lucia lo dimostra”.

© Copyright redazione, Riproduzione Riservata. Scritto per: TerranostraNews
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