L’ultima della Salis: gli occupanti sono eroici

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Ilaria Salis raddoppia. Oggi torna sull’allarme casa e rispolvera il suo “vangelo”: occupare è bello, anzi è l’unico strumento politico per il diritto all’abitare. “Quello che vedete in foto è il cortile di un caseggiato Aler (Azienda Lombarda Edilizia Residenziale), situato nel quartiere Giambellino, alla periferia di Milano”. Inizia così un lungo post sui social della maestra finita agli arresti in Ungheria con l’accusa di far parte di una banda dedita al pestaggio di estremisti di destra, poi salvata da Fratoianni e Bonelli con un seggio a Strasburgo. “Non ho scelto la foto perché particolarmente d’impatto, né perché rappresenta il peggio della zona. È lo stato normale, se di normalità si può parlare, in cui versano moltissimi stabili di edilizia popolare in una città ricca e smart come Milano”.

Occupazioni, l’ultimo delirio di Ilaria Salis sui social

Poi parte un lungo e ‘circostanziato’ elogio degli occupanti. Che non rubano la casa all’anziana signora, come sostengono i pericolosi fascisti al governo, ma  sono i protagonisti di una comunità ‘solidale’. Che “cresce, si organizza e reagisce all’abbandono e all’ingiustizia con azioni concrete. Si apre un doposcuola, una mensa popolare, una scuola di italiano; si creano momenti di sport e socialità e occasioni in cui, tutti insieme, si fa manutenzione nei cortili e nelle abitazioni. Spazi dove normalmente si sopravvive appena, diventano luoghi in cui vivere bene”. Insomma lunga vita agli occupanti, nuovi eroi. “Gli occupanti eliminano muffa e sporcizia, imbiancano le pareti e cambiano i sanitari…”.

Gli occupanti, nuovi eroi solidali: imbiancano le pareti…

Il resto ha dell’incredibile se non fosse vero. “Alle volte, però, capita anche che magistratura e polizia decidano che non si tratta di una comunità solidale, bensì di una pericolosa associazione a delinquere”. Ma che giudici cattivi, applicano la legge e puniscono i reati. Poi l’appello finale a difesa degli occupanti processati. “Oltre a esprimere tutta la mia solidarietà alle persone imputate – scrive Salis –  invito tutte e tutti a sostenere le ragioni dei movimenti di lotta per la casa. Se venisse confermato il reato di associazione a delinquere, sarebbe un ulteriore grave passo in avanti nella repressione delle lotte e criminalizzazione della povertà”.

© Copyright redazione, Riproduzione Riservata. Scritto per: TerranostraNews
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