Il presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca ha il colpo in canna (con l’ok di Elly Schlein) per aggirare la norma nazionale che impone il limite dei due mandati per i governatori. L’estate militante del Pd porta in dono la tregua tra la segretaria dei democratici e il vulcanico presidente campano. Il Consiglio regionale della Campania sta lavorando, infatti, ad alcune piccole modifiche alla legge elettorale regionale e allo Statuto. Tra le novità allo studio c’è il ritorno all’elezione indiretta del presidente della giunta regionale. In pratica, la Campania potrebbe essere la prima regione italiana a imboccare la strada di un ritorno verso il vecchio sistema elettorale, in vigore fino al 1999. Quando il presidente della Regione veniva eletto in assemblea regionale e poteva addirittura cambiare nel corso della legislatura. Nel concreto, con la modifica alla quale sta lavorando la maggioranza deluchiana, si introdurrebbe un sistema di elezione indiretta o di secondo grado (simile allo schema parlamentare) dove sarà l’assemblea a consegnare con un voto di fiducia la guida della Regione nelle mani di un «consigliere eletto». Il dossier è sul tavolo della prima commissione (Affari istituzionali) della Regione. Il presidente Giuseppe Sommese, calendiano di ferro, al Giornale non si sbilancia. Ma precisa: «Il ritorno all’elezione indiretta del presidente della Regione sarebbe una strada percorribile (forse l’unica) che neutralizzerebbe il limite dei due mandati». La legge, in questo caso, fornisce un assist a De Luca. La norma, che nel 1999 introduceva l’elezione diretta dei presidenti di Regione, stabilisce: «Il presidente della giunta regionale, salvo che lo statuto disponga diversamente, è eletto a suffragio universale e diretto». Quel «salvo che lo statuto disponga diversamente» è il varco nel quale si sta infilando De Luca. Che in caso di modifica dello Statuto sarebbe giuridicamente candidabile alla carica di consigliere regionale e poi eventualmente di presidente, passando dal voto dell’assemblea.
De Luca e il “trucchetto” per aggirare la regola dei due mandati. Il governatore vuole tornare al vecchio sistema elettorale
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