Un piano strategico per «asfissiare» i criminali del parco Verde. Come accadde con il «modello Scampia», durante la faida nei quartieri della periferia nord di Napoli, e come accadde a Scampia. E’ questa l’intenzione del nuovo questore Maurizio Agricola.
I clan cercano nuove piazze di spaccio.
La presenza costante delle forze dell’ordine nel Parco Verde ha come effetto il blocco delle piazze di spaccio, ed è una cosa che i clan non possono permettersi: la clientela è sì fidelizzata, ma lo stop la disperderebbe a vantaggio dei concorrenti. Da qui, la possibilità che il clan, tramite accordi e appoggi, avesse avviato una serie di “esplorazioni” per capire dove poter aprire delle “succursali”.
Strategia di business che non è mai indolore, specie quando si tratta di camorra: il tentativo di espansione o “delocalizzazione” potrebbe avere inasprito i contrasti con gli altri gruppi criminali che prima mal tolleravano lo strapotere dei Sautto-Ciccarelli ma confidavano nel fatto che rimanessero confinati nel Parco Verde, perlomeno per quello che nel gergo viene definito “il piccolo spaccio”.
Presidio fisso della Polizia al Parco Verde
Nel Parco Verde di Caivano ci sarà un presidio fisso delle forze dell’ordine con una volante della Polizia di Stato che sarà h24 lungo i viali. La presenza verrà assicurata grazie all’assegnazione di ulteriori 21 agenti al commissariato di Afragola, decisione presa a seguito del Comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica che si è tenuto lo scorso 31 agosto nella scuola “Morano” del Parco Verde e durante il quale sono state esaminate anche le sopravvenute esigenze del commissariato nelle cui competenze territoriali ricadono anche Caivano e il Parco Verde.
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