Giunta e sindaco in total white e pronostici della vigilia ampiamente rispettati. E’ Gaetano Mosella, penalista, il presidente del Consiglio comunale; vice Francesco Santoro e Luigi Cecere. Il primo consiglio comunale dell’era Morra è andato in archivio con questi primi atti ufficiali e con la nomina della commissione elettorale.
Il dibattito sulla giunta, presentata in maniera asettica dal primo cittadino, si è infiammato con gli interventi di Michele Izzo, Stefania Fanelli, Francesco Santoro e Luigi Savanelli.
“Sindaco, lei ha venduto l’anima al diavolo pur di vincere”, queste le parole del noto pediatra maranese rappresentante della minoranza. “In giunta persone che poco conoscono il territorio che ha immani problemi – ha tuonato Savanelli – In consiglio comunale esponenti della destra che io e altri del Pd abbiamo sempre combattuto per le idee professate”. Izzo: “L’era del volemose bene è avviata, ma a quale prezzo? Lo scopriremo nei prossimi mesi. Fratelli d’Italia e il Pd insieme, il primo dei non eletti di Fdi a fare l’assessore. Non vorrei rivedere i fantasmi del passato, quando per 13 anni c’era chi attaccava l’opposizione, bollandola amica della camorra, ma in realtà – come emerge dalle inchieste giudiziarie – chi faceva male e affari loschi era proprio lui”.
Fanelli: “Grande imbarazzo per la presenza di esponenti della destra con Morra e il Pd. La giunta di salute pubblica poteva essere un’opzione, ma bisognava dirlo in tempi non sospetti, essendo chiari e trasparenti con gli elettori. Per noi le differenze tra destra e sinistra esistono eccome. E’ chiaro, ad ogni modo, che valuteremo senza pregiudizi i provvedimenti dell’amministrazione e laddove ve ne fossero gli estremi li appoggeremo”.
La Giaccio, chiamata in causa più volte, ha ribattuto spiegando che ha fatto una scelta di pragmatismo, di essere una moderata e non di destra, e di aver sostenuto il sindaco ritenuto più adatto al territorio”. A prendere la parola anche i consiglieri Catuogno, Di Luccio, De Magistris (grande sviolinata a Morra la sua) e Aria che hanno invitato i colleghi della minoranza ad andare oltre, a non vivere nel passato e collaborare per il bene della città”. Il sindaco non ha replicato ai duri attacchi ricevuti di natura strettamente politica.
Altra curiosità: la Schiattarella è rimasta tra i banchi dell’opposizione, la Giaccio invece subito tra quelli di maggioranza. Una giocata tattica concertata? Probabile che anche Schiattarella, nell’arco di qualche mese, passi dall’altro lato. E’ solo questione di tempi, ma nei fatti si è già dichiarata disponibile a collaborare.
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