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Cozzolino nega tutte le accuse e, davanti ai colleghi, ha anche sostenuto di non aver autorizzato il suo ex assistente a inviare una mail prima della votazione sul testo del Qatar dal suo indirizzo: “Il testo della mail”, ha detto, “è stato preparato e diffuso senza il mio preventivo assenso dal mio ex collaboratore Giorgi”. E, si legge nel documento diffuso dai suoi legali, “ho votato a favore degli emendamenti più significativi proposti al testo che stigmatizzava la condotta del Qatar”. Cozzolino ha anche risposto alle domande sulla sua relazione con Abderrahim Atmoun, ambasciatore marocchino in Polonia e figura identificata come l’emissario del Marocco nel Qatargate. “Conosco, come tanti altri miei colleghi” e “come per altri colleghi ho intrattenuto con lui rapporti cordiali. I nostri rapporti personali sono stati esclusivamente di tipo personale e amicale. Contrariamente a quanto riportato dalla stampa però non ho mai presentato una risoluzione urgente in favore del Marocco”, ha detto. “L’unica risoluzione sul Marocco che ho sottoscritto è del giugno 2021”, e, ha precisato l’eurodeputato “conteneva una severa critica allo Stato marocchino in relazione alle vicende migratorie“.
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