Se non è una stangata ci siamo molto vicini. L’aumento del costo della benzina e della Rc-auto per chi ha provocato sinistri nel 2022, così come previsto dalla Finanziaria 2023 da poco licenziata, rappresenta un’ulteriore batosta per i napoletani residenti che già pagano la benzina più che altrove e l’assicurazione e la tassa di possesso di auto e moto più che in qualsiasi altra città italiana. E siccome il Comune di Napoli sconta un fardello da ben 5 miliardi di debiti accumulati negli anni, a marzo del 2022 il sindaco Manfredi ha aderito al «Salva-Comuni» — all’ombra del Vesuvio chiamato a tutti i costi «Salva-Napoli» — che se da un lato ha garantito a Palazzo San Giacomo 1,23 miliardi a fondo perduto in 21 anni — per una media di 58 milioni l’anno che, alla luce dell’inflazione, chissà il valore che avranno, per esempio, tra una decina d’anni —, e dall’altro ha praticamente imposto al Municipio di elevare, oltre la soglia massima già prevista per legge, alcuni tributi, oltre a tante altre cose, rendendo così la vita di chi abita a Napoli senza dubbio ancora più cara.
L’addizionale Irpef
Il primo balzello scattato quattro giorni fa è l’addizionale comunale Irpef, che il «Patto» ha incrementato dello 0,1%; poi la tassa di imbarco da 2 euro, altra addizionale introdotta dal Comune per i passeggeri che prendono l’aereo da Capodichino, napoletani compresi. Il «Patto» ha anche invitato il Comune a procedere alle transazioni con i creditori, a mettere a reddito il patrimonio immobiliare, a riorganizzare le Partecipate e a provare una lotta all’evasione di tributi e multe non pagate. Ma si tratta di interventi con benefici tangibili eventualmente sul lungo periodo. Mentre l’incasso «sicuro», la «carne viva» contenuta nell’intesa siglata il 29 marzo scorso tra il sindaco Manfredi e l’ex premier Draghi, è costituito dall’addizionale Irpef e dalla tassa di imbarco, con cui si fa cassa subito. Proprio mentre aumenta anche tanto altro. Ecco perché Napoli si pone concretamente tra le città «più care» del Paese, alla stregua di molte altre città ben più ricche del nord e del centro. Per questo l’ulteriore incremento del costo di carburanti e assicurazioni viene vissuto con grande preoccupazione.