La variante brasiliana preoccupa e non poco. La scoperta di un contagio anche in una scuola di Roma non fa stare tranquilli. Anche perché il nuovo ceppo potrebbe essere estremamente pericoloso e arrivare a mettere fuori gioco il vaccino eludendo la risposta degli anticorpi.
Finora, spiega l’Iss, gli studi hanno dimostrato «una potenziale maggiore trasmissibilità o propensione alla reinfezione. Non sono disponibili evidenze sulla gravità della malattia. Sono in corso studi per confermare l’efficacia dei vaccini sulle tre principali varianti».
Intanto gli esperti continuano a monitorare la situazione, confrontando i pochi dati disponibili in Italia con quelli di altri Paesi. «Se i soggetti vaccinati abbiano la capacità di neutralizzare anche la variante brasiliana – premette Claudio Mastroianni, direttore della clinica malattie infettive del Policlinico Umberto I di Roma e vice presidente della Simit (Società italiana di malattie infettive e tropicali) – lo vedremo nei prossimi mesi. Il lavoro che ci aspetta è proprio quello di osservare se avrà un impatto sulla diffusione, al di fuori di alcune zone circoscritte».