Il 29 agosto di 29 anni fa, venne ucciso dalla mafia, Libero Grassi.
L’imprenditore si oppose al pagamento del pizzo: “Io non sono pazzo a denunciare. Io non pago perché non voglio dividere le mie scelte con i mafiosi. E’ una questione di dignità”.
Oggi Palermo commemora il personaggio, simbolo della reazione civile al racket.
Questa mattina, alle 7.48, l’ora dell’omicidio, la figlia Alice, e il fratello Davide hanno spruzzato con la bomboletta spray di colore rosso il luogo in cui fu ucciso il padre, in via Alfieri. Ed è stato affisso il cartello che recita:”Il 29 agosto 1991 qui è stato assassinato Libero Grassi, imprenditore, uomo coraggioso, ucciso dalla mafia, dall’omertà dell’associazione degli industriali, dall’indifferenza dei partiti, dall’assenza dello Stato”.
La vernice rosso sangue è lì a ricordare la pozza in cui fu ritrovato Libero Grassi.
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