Elezioni comunali, i riflettori sono puntati (in prevalenza) sulla sfida interna al Pd tra Luigi Sarnataro, sindaco uscente, e il presidente dell’assise cittadina Pierluigi Schiattarella. Della vicenda si è spesso parlato: Schiattarella vorrebbe scalzare Sarnataro e mettersi a capo di una coalizione a forte trazione Pd. Sarnataro, dal canto suo, tira dritto per la sua strada convinto che la seconda candidatura – da uscente – non gli possa essere negata.

L’impasse si trascina da tempo e non è escluso che alla fine Schiattarella, se non dovesse ottenere la candidatura con i dem, sia alla testa di una coalizione composta essenzialmente da liste civiche. I nodi saranno sciolti nelle prossime ore.

Il centrodestra, intanto, invitato al tavolo delle trattative con le civiche alternative a Sarnataro, fissa alcuni paletti. E a farlo sarebbe stato Gennaro Ruggiero (Fdi), candidato in pectore per Fdi, Forza Italia, Lega e Democrazia Cristiana.

Ruggiero sarebbe stato invitato al tavolo delle civiche e invitato ad aggregarsi con il suo partito e gli altri del centrodestra, ma con l’invito a rinunciare ai propri simboli per dare alla eventuale coalizione una connotazione essenzialmente civica.

La trattativa, secondo gli ultimi rumors, sarebbe in piena fase di stallo. E per due ragioni: Fratelli d’Italia e gli altri del centrodestra potrebbero (in via teorica) anche rinunciare ai simboli, ma una simile rinuncia, con la Meloni con il vento in poppa dei sondaggi e un Salvini comunque ben posizionato, potrebbe essere accettata solo in cambio del candidato sindaco.

E’ difficile, se non impossibile però, che la componente più a sinistra dei gruppi che si stanno riunendo da mesi, possano dare il loro assenso per un simile compromesso. La situazione insomma è ancora confusa e frastagliata. Poche le certezze: Porcelli e il suo gruppo sono vicini a Sarnataro; Chianese ed altri a Schiattarella.

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