È ciò che sostiene con forza una blogger e giornalista australiana, Nadia Bokody, esperta in argomenti e tematiche legate al sesso e che possiede un profilo Instagram molto seguito. Nonostante possa vantare un matrimonio nel suo passato, la donna è certa che l’unione davanti a Dio e allo Stato non sia giusta, non faccia parte del DNA umano. Nadia Bokody è sicura che fare sesso con la stessa persona, per tutti i giorni della vita, non faccia parte del comportamento degli uomini, perché la fedeltà non è una propensione presente in natura.

Secondo la donna il concetto di monogamia, e quindi di matrimonio, non si allinea con i valori attuali e moderni, perché l’unione di coppia ufficiale contempla il concetto di possesso. Nulla di più arcaico e desueto, in aperto contrasto con i tempi odierni, dove l’interazione è rapida e veloce. Secondo la sua opinione, vivere un’intera esistenza accanto allo stesso partner potrebbe risultare monotono, quasi un sacrificio di sopportazione. Un atteggiamento tipico dei tempi passati, quando era quasi impossibile interrompere una convivenza di coppia pluridecennale.

Il matrimonio stesso simboleggia in modo antico il passaggio di testimone dal padre, che porta in dono la figlia al nuovo compagno, e la donna perde metaforcamente la sua indipendenza divenendo parte di uno scambio celebrato davanti a un altro uomo: il prete. Nadia è certa che sia più logico vivere da single oppure in una relazione aperta, senza l’oppressione di un vincolo soffocante come potrebbe essere quello con un partner violento e oppressivo. La giornalista consiglia metodologie di unione più moderne come un matrimonio o una convivenza aperta, una condizione di poligamia, oppure la vita di single aperta a nuovi incontri. Ciò che non è messo in discussione è l’amore stesso, che può vivere forte e intenso a prescindere dalla tipologia di rapporto messo in atto.

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