Ho tradito tutte le mie ragazze: sono un «sex addicted», leggi la lettera di un 34 enne

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“Ho tradito tutte le mie ragazze». Comincia così la storia di Maurizio, 34 anni. Come finisce? Con questo racconto, che ha voluto condividere «non per vantarmi, ma per mettere in guardia chi si comporta come me».

Ho tradito tutte le mie ragazze. Ho avuto incontri con più donne contemporaneamente, partecipato a orge anche con 80 coppie, sperimentato sex toy e bondage. Tutto quello che potevo e volevo fare nel sesso, dal petting nascosto dietro la porta con la mia fidanzatina del liceo alla festa erotica in stile Eyes Wide Shut, l’ho fatto. Se ho deciso di raccontarlo non è per vantarmi, ma per mettere in guardia chi si comporta come me: il confine tra realizzare le proprie fantasie e farlo in maniera compulsiva, fino a diventare «sex addicted», è sottile. Per farlo bisogna riconoscere ed eliminare i comportamenti compulsivi, ricominciando a vivere il sesso nel suo lato più sano, onesto e naturale. E quando dico sesso non intendo solo l’atto ma tutto ciò che la sfera sessuale comporta, dal corteggiamento alla vita di coppia.

Le ragazze, una fetta enorme della mia vita

Le radici della mia passione per le donne sono «normali». Non ho avuto traumi né ho subìto perversioni, insomma ho avuto un’infanzia e poi un’adolescenza normalissime. Sono sempre stato romantico e anche molto propenso al colloquio con le ragazze: mentre i miei amici giocavano al calcetto o alla playstation io chiacchieravo e ascoltavo le mie amiche. Il sesso è arrivato dopo: la mia prima volta è stata a 16 anni, ho aspettato perché volevo farlo con una persona della quale mi sarei ricordato. Nei dieci anni successivi le ragazze sono diventate una fetta enorme della mia vita. Avevo una normale vita da ventenne: studio, sport, amici. Ma tutto il mio tempo libero lo passavo, appunto, a conoscere e a dialogare con le ragazze. Le ascoltavo, le consigliavo, le facevo sentire protette. Non si trattava solo di sesso, anche se di relazioni ne ho avute. Ho cambiato diverse città e mi sono anche trasferito all’estero, sempre intrecciando nuovi rapporti. Tutti rapporti che non si interrompevano: nella mia vita ci sono almeno venti ragazze che ho periodicamente visto, e continuo a vedere, da più di una quindicina d’anni. Ho avuto sempre un discreto successo, se ci provavo bene o male ci stavano. Il perché l’ho capito intorno ai 23-24 anni: piaccio così come sono. Sapere di non dover recitare un copione per colpire una donna mi ha reso ancora più sicuro di me.

Tradivo, tutte, sempre

In tutti questi anni ero sempre fidanzato. Tradivo tutte, sempre. Beccato? Sì: qualcuna ci restava male e basta, qualcuna mi lasciava. Sensi di colpa non ne ho mai avuti, perché ho sempre pensato che quello che dovevo fare era far sentire le mie donne uniche e importanti mentre non ho mai considerato la fedeltà una voce importante nel bilancio della coppia. Sono stato anche lasciato e tradito credo, anche se non ho mai beccato una in flagrante: se dovesse capitarmi penserei che l’altro è meglio di me o che io non sto dando alla mia lei ciò di cui ha bisogno. Dico sempre che la dieta non fallisce a casa, ma al supermercato: il tradimento non comincia quando vai a letto con un’altra persona ma quando esci e ti metti in certe situazioni. Poi, intorno ai 25-26 anni, c’è stata una svolta importante. Sia nella mia vita (ho lasciato la fidanzata con cui stavo da anni, il lavoro e la città dove vivevo per girare il mondo) che nella sfera sessuale. La ragazze mi sono sempre piaciute ma in quel periodo è nata l’esigenza di uscire con donne sempre più belle. Come se volessi alzare il tiro. Scoprire che non era poi così difficile farlo mi ha dato una spinta in più: uscivo solo con modelle, mi è capitato che alcune di loro mi portassero delle amiche per rapporti a tre. Ho sperimentato lo scambismo e una sera, a una festa, sono andato a letto con cinque donne diverse. Questo non lo racconto per vantarmi, ma per spiegare perché ad un certo punto la situazione è cambiata: mi sembrava di poter fare tutto. Per me il sesso e le donne non sono un gioco, ma una parte enorme della mia vita.

Ma quando mi sono sposato…

Questo, però, ha iniziato a crearmi problemi quando mi sono sposato. Lei non l’ho mai tradita. O meglio: sì, l’ho tradita ma all’inizio della nostra relazione, quando ancora ci vedevamo e basta senza immaginare che sarebbe diventata una cosa seria. Lei, che sapeva del mio passato, è entrata nei miei account social e ha scoperto la mia sbandata. All’inizio non sembrava una cosa insormontabile, ma ha iniziato a non fidarsi di me e sono cominciati lunghi litigi, che ci hanno logorati al punto da portarci alla separazione. La causa per il divorzio mi ha cambiato la vita: lei mi ha suggerito, tramite il suo avvocato, di fare una terapia per guarire dalla mia sex addiction. Dipendenza dal sesso che io non avevo nemmeno mai pensato di avere. Ma quando ho iniziato a frequentare i gruppi di sostegno ho capito che il mio problema era quello.

Sono fatto così: mi piacciono le donne

Finora, tramite il lavoro fatto in questi gruppi, ho capito che sono fatto così, che mi piacciono le donne. Mi sono sempre creduto una persona che può avere far vivere i sogni – dall’orgia a una lettera romantica. Per me la vita è la realizzazione di un sogno e per questo le ragazze si innamorano. Anche perché sono onesto: non ho mai mentito su come sono fatto. E non essendo un collezionista (non so nemmeno con quante sono stato a letto, non ho mai tenuto il conto) mi sono sempre guadagnato la loro fiducia. Per questo, negli anni, alcuni dei rapporti non si sono mai interrotti e abbiamo continuato a vederci anche a distanza di molto tempo.

I motivi per cui tradisco

Perché tradisco, invece, non lo saprei dire. Potrei elencare milioni di ragioni: debolezza, egoismo, noia, desiderio di aumentare la fiducia in me stesso, reazione all’abitudine, perversione. Tradisco per tutti questi motivi e nessuno allo stesso tempo, penso che in fondo lo faccio per un insieme di cose che non so spiegare nemmeno a me stesso. Ma so che devo cambiare, che devo correggermi. Vorrei trovare un equilibro, ma non so dire quale sarà: forse potrei trovare una donna come me e costruire una coppia aperta, oppure non tradire mai. Oppure tradire di nuovo e rischiare di perderla, come è già successo con mia moglie. O forse tornare con lei: abbiamo firmato l’atto di divorzio ma non lo abbiamo mai depositato. Non ci parliamo più, anche se io spero sempre che ricuciremo. Siamo molto legati, abbiamo creduto così tanto nella nostra coppia che forse ci daremo ancora una possibilità.

Luigi

Fonte Il Corriere

© Copyright redazione, Riproduzione Riservata. Scritto per: TerranostraNews
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