Un “house tour” in Camper, comune per comune, per spiegare le ragioni della battaglia politica sul Pdl abbattimenti e denunciare l’atteggiamento incoerente e contraddittorio del PD che, dopo aver accompagnato per quattro anni il progetto di legge, votandolo nelle Commissioni e in Aula, ha deciso ieri di rinviarlo in Commissione alla Camera per “affossarlo”. L’organizzazione di incontri pubblici in Campania sul Pdl abbattimenti con gli esponenti nazionali degli ambientalisti e con i massimi esperti in materia di tutela ambientale.
Sono queste le principali iniziative annunciate oggi dal Coordinamento regionale di Forza Italia della Campania nel corso di una conferenza stampa sul rinvio in Commissione Giustizia della Camera del progetto di legge “Disposizioni in materia di criteri di priorità per l’esecuzione di procedure di demolizione di manufatti abusivi” (in Campania circa 70mila) deciso ieri dal Partito Democratico.
“Per noi – ha affermato il senatore Domenico De Siano, Coordinatore campano di Forza Italia – quanto accaduto alla Camera è gravissimo e testimonia l’assoluto disinteresse del Pd e del governo su di un tema, quello dell’emergenza e del diritto alla casa, che per noi resta assolutamente centrale”.
Per l’onorevole Carlo Sarro, Relatore in Aula del provvedimento, “ieri abbiamo assistito ad un drammatico gioco dell’oca consumato sulla pelle dei cittadini della Campania. In questi quattro anni abbiamo ascoltato numerosi Procuratori e i massimi esperti di tutela ambientale. Abbiamo accolto le proposte di miglioramento della legge che è stata modificata e votata ben tre volte dai parlamentari del Pd che adesso, senza alcuna giustificazione, hanno deciso di affossarla”. Per Sarro, le conseguenze della mancata approvazione del provvedimento “sono gravi: continuerà la roulette russa di abbattimenti senza alcun criterio – e sappiamo che chi è ricco e ben assistito saprà come cavarsela – e si continuerà a scaricare sui sindaci la gestione di un problema di dimensioni enormi. Tant’é che anche i primi cittadini del Pd hanno levato gli scudi contro il loro partito”.
“Tra potenti e povera gente – ha incalzato l’onorevole Paolo Russo – il Pd, con un atteggiamento incoerente e infingardo, ha scelto di tutelare i potenti. Noi abbiamo ragionevolmente proposto che prima di abbattere la casa di un poveraccio, visto che ogni anno se ne demoliscono più di 100, occorre abbattere prima le costruzioni speculative, pericolose, costruite in aree ad alto rischio sismico o idrogeologico, quelle di proprietà della camorra. Il nostro resta provvedimento di buon senso che non ha nulla a che vedere con condoni o sanatorie e che, per consentire ai Comuni senza risorse di procedere alle demolizioni, prevede anche un apposito fondo”. “Va anche detto – ha aggiunto Russo – che gran parte di questi immobili sono abusivi perché i cittadini campani, a differenza di tutti gli altri italiani, non hanno potuto usufruire del condono del 2003, bloccato da una legge regionale poi ritenuta incostituzionale voluta da quello stesso Bassolino che oggi plaude all’iniziativa del Pd”.
“Perché l’emiliano Delrio, che non ha dato nessuna soluzione agli oltre 800 mila italiani in attesa di una risposta, non fa uno sciopero della fame anche per gli italiani che non hanno la casa o se la vedranno abbattere a breve?”, si è chiesto il senatore Nello Di Nardo che ha ricordato come lo stesso Delrio e il Pd “non hanno esitato a promuovere e ad approvare la legge sulla ricostruzione post terremoto in Emilia che prevedeva la sanatoria e il rifinanziamento anche dei manufatti abusivi crollati nel 2013 ?”.
“Il Pd ha affossato questa legge venendo meno a un accordo. Questi, semplicemente, i fatti – ha sottolineato Stefano Caldoro, Capo dell’Opposizione di centrodestra in Consiglio regionale della Campania – e i fatti dicono anche che la Giunta regionale ha bloccato le regolarizzazioni in maniera ipocrita. Noi continueremo a lavorare su norme che favoriscano una decisione nazionale in questa direzione”. Per Caldoro “bisogna recuperare le regolarizzazioni visto che l’iter non è completato per 250mila pratiche e dentro di sicuro ci sono le 70mila che hanno già ricevuto i decreti di abbattimento”.
“Il Pd – contesta la consigliera regionale Maria Grazia Di Scala – ha persino provato ad utilizzare il terremoto di Ischia per giustificare la retromarcia ma Ischia, ci tengo a precisare, non è l’isola degli abusivisti di professione e gli edifici crollati non erano abusivi. Dovrebbero vergognarsi e più di tutti dovrebbe vergognarsi De Luca che avalla la paralisi dei provvedimenti sui quali stiamo lavorando in Consiglio e invece di dare risposte ad un diritto sacrosanto chiede solo inasprimenti di pene”.
“Renzi e compagni, appena qualche anno fa ci avevano assicurato che finalmente avevano compreso la portata del problema e che lo avrebbero affrontato con tutte le forze politiche e con i sindaci. Che fine hanno fatto tutte queste promesse, pronunciate peraltro nel periodo di massimo inasprimento degli abbattimenti in provincia di Napoli?”, si chiede Antonio PentangeloCoordinatore di Forza Italia della provincia di Napoli, per il quale “con questa retromarcia Renzi, il suo partito e il governo hanno gettato la maschera e si sono assunti una responsabilità enorme”.
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