Mi sono ritrovato – ha detto De Luca nel suo appuntamento settimanale su Radio Kiss Kiss – sulle pagine dei giornali perché mi trovo seduto ad un convegno, senza nessuno che stava davanti a me, a commentare sottovoce con un parlamentare. E addirittura c’era un video di quella conversazione, siamo arrivati alla barbarie. La cosa scandalosa è che nessuno si indigna per il camorrismo pseudo-giornalistico che sì identifica con la propensione alla violenza; violenza che qualcuno esercita con le pistole e altri verbalmente. Quando uno viene a casa tua e ti intercetta, è o non è violenza privata?». Nel fuorionda, De Luca criticava l’atteggiamento del Pd locale nei confronti di de Magistris e soprattutto riferiva presunti giudizi negativi espressi dal nuovo questore di Napoli, Antonio De Iesu, nei confronti dell’amministrazione del sindaco; giudizi che De Iesu ha smentito. De Luca ha interloquito vivacemente con il conduttore della trasmissione, Valter De Maggio, che lo ha interrotto più volte: «I giornalisti – ha risposto il governatore – dovrebbero scandalizzarsi per i truffatori, perché il giornalismo è un’altra cosa. Qui invece io sto parlando di camorrismo. Sarà possibile dire che c’è qualche imbecille tra i giornalisti? Chi mi intercetta a casa mia è un farabutto. Camorrismo è propensione alla violenza. Io non parlo della categoria ma di comportamenti, che qualifico come diavolo mi pare».
L’Ordine dei giornalisti della Campania e il Sindacato unitario dei giornalisti della Campania denunciano «il volgare linguaggio utilizzato dal presidente della Regione Campania. De Luca è spesso arrogante nei confronti della stampa, non sopporta le critiche e di frequente neppure le domande, ma ora ha superato ogni limite». Ordine e sindacato sottolineano che «l’intervistatore Valter De Maggio ha provato più volte a interromperlo e ha preso correttamente le distanze da un ingiustificato attacco di bassa lega».
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