Addio Guardia medica, mercoledì la manifestazione a Roma

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Gli studi dei medici di famiglia resteranno aperti dalle otto a mezzanotte, sedici ore consecutive, ma, dalla mezzanotte alle 8, per ogni emergenza, dovremo chiamare il 118 o andare al pronto soccorso. La guardia medica, di fatto, sta per diventare una specie in via di estinzione. Una “rivoluzione a metà”, secondo i camici bianchi. Che, per mercoledì prossimo, 11 maggio, hanno organizzato una manifestazione a Roma, piazza Montecitorio, dalle 9 alle 14.

L’APPELLO
Con il Sindacato dei medici italiani anche Cgil-Cisl-Uil, Simet, una delegazione dell’Anci piccoli comuni e associazioni di consumatori. Appello a Renzi: «Non spegnere le luci all’assistenza medica notturna». #sìH24noH16
La decisione di tenere aperti gli studi dei medici di famiglia dalle 8 a mezzanotte (7 giorni su 7) sembrava essere la soluzione di tanti problemi. Primo fra tutti il sovraffollamento nei pronto soccorso.

IL RINNOVO
Un coro di sì, da parte del Governo, delle Regioni e dei sindacati, ha inserito, un paio di settimane fa, la novità nel rinnovo dell’accordo collettivo nazionale della Medicina generale e della pediatria. Ma, passano pochi giorni, e scoppia la protesta. Perché all’allungamento orario dei medici di base ha, appunto, corrisposto la cancellazione delle guardie mediche notturne. Quelle che, soprattutto nei piccoli comuni, sono essenziali per evitare di fare tanti chilometri fino al pronto soccorso.

© Copyright Redazione, Riproduzione Riservata. Scritto per: TerranostraNews
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