Il lavoro della commissione d’accesso è ormai in dirittura d’arrivo. Entro fine aprile, per volere del prefetto Di Bari, la relazione del pool ispettivo arriverà in prefettura e, subito dopo, sulla scrivania del ministro degli Interni Matteo Piantedosi.
Si chiude entro la fine del mese perché la prefettura non vuole correre rischi: si deve decidere, su Giugliano, prima del voto previsto per la fine del mese.
Le sorti per l’ente, tuttavia, sembrano essere segnate. La commissione d’accesso sta vagliando gli ultimi documenti e poi assumerà le proprie determinazioni. Al 90% il Comune verrà sciolto. Troppe le zone d’ombra, troppe le anomalie negli appalti, affidamenti, procedure di gare e favoritismi diretti o indiretti nei confronti di alcuni ambienti molto borderline.
0Lasciare la cittadinanza votare e poi commissariare il Comune sarebbe uno schiaffo clamoroso e allora ecco l’accelerata.
Prima di Pasqua o comunque entro la fine di aprile la relazione sarà esaminata dal Prefetto e trasmessa al Ministro dell’Interno, dopo il comitato provinciale per l’ordine pubblico e sicurezza nel corso del quale darà evidenza della sua decisione.
La palla passa poi a Piantedosi che avrà il compito di proporre o meno al consiglio dei Ministri l’ardua sentenza. Ci sono poche chance, il Comune – salvo colpi di scena – sarà gestito per i prossimi 18/24 mesi da una Commissione Straordinaria. Servirà una triade di un certo livello e non prefetti in pensione annoiati o comunque poco determinati.
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