Da un lato la raccolta firme dell’associazione MaranoLab, che continua la sua battaglia per ottenere la modifica del progetto Gronda ovest, la monorataia – con sette stazioni – che dovrebbe collegare il comune di Qualiano con Scampia, attraversando i territori di Giugliano, Villaricca, Mugnano, ma tagliando fuori Marano e Calvizzano.
Dall’altro chi nutre perplessità su questo progetto e anche su quello presentato nei giorni scorsi, al teatro Alfieri, denominato “asse occidentale”. Perplessità su tale versante arrivano da alcuni cittadini di Chiaiano e dal consigliere comunale Carlo Migliaccio, da anni attivo nella zona dell’ottava municipalità di Napoli.
“Nutriamo non poche perplessità – sottolinea Migliaccio – Del piano di fattibilità si sa ben poco, così come dei pareri della soprintendenza. Chiaiano ha già pagato dazio quando, a suo tempo, si decise di realizzare una discarica. L’impatto ambientale per il territorio, qualora l’opera dovesse essere finanziata, si preannuncia particolarmente invasivo. Va fatta chiarezza sull’intero progetto e sui suoi risvolti”. Il progetto, nello specifico, prevede un investimento statale di 800 milioni di euro, da aggiungere ai 10 milioni già stanziati dalla Regione per la progettazione. Tale opera è fortemente sponsorizzata dai consiglieri regionali Di Fenza e Casillo.
Tornando invece alla questione Gronda Ovest, sarebbe più utile – se si operassero le modifiche agognate da MaranoLab – un collegamento nella zona di San Rocco-Castelbelvedere per consentire ai pendolari del posto di agganciarsi alla monorotaia che dovrà attraversare Qualiano, Giugliano e Villaricca. In tal modo si eviterebbe il passaggio di tante auto sul corso principale di Marano, fino a Santa Maria a Cubito, tra Mugnano e Chiaiano, già perennemente intasato. Sarebbe utile per gran parte dei residenti della periferia e avrebbe ripercussioni positive, a nostro avviso, anche sul centro di Marano, ormai diventato un vero e proprio imbuto.
Proteste, intanto, arrivano ogni giorno, in special modo dagli automobilisti e pendolari che attraversano via Santa Maria a Cubito e il tratto dell’ex rotonda Titanic, tra i comuni di Mugnano, Marano e Napoli. Traffico in tilt e in tanti a sollecitare interventi da parte delle istituzioni interessate. Quello della mobilità è, forse, il tallone d’Achille maggiore dell’area, cresciuta tanto – sotto il profilo demografico – ma ancora povera di collegamenti e infrastrutture.
© Copyright 2025 redazione, Riproduzione Riservata. Scritto per: TerranostraNews