
Nomi di caratura internazionale. Perché quello è il profilo che Aurelio De Laurentiis vuole dare al suo Napoli. E questo è il momento dei sondaggi, in cui il presidente azzurro – già di per se stesso decisionista – si immerge prima di prendere una scelta importante e complessa, che spesso preferisce assumere da solo, senza parlarne nemmeno con i suoi più stretti collaboratori. I tanti nomi, da Luis Enrique a Conte.
Lo spagnolo, ex c.t. della Spagna e con un passato a Barcellona e Roma, è l’ultima idea, mentre per il produttore cinematografico Conte è un vecchio pallino con cui in passato più volte ci sono stati contatti e confronti. I tecnici di grande personalità piacciono molto a De Laurentiis e riportare in Italia uno degli allenatori più vincenti, reduce dalle esperienze in Premier, che ha pure vinto con il Chelsea sei anni fa. Il primo rilievo cui si può pensare è quello tecnico-tattico, di sistema di gioco, visto che da anni predilige più che altro la difesa a tre. Ma Conte è tecnico capace di adattare le proprie idee alle caratteristiche dei giocatori e quando hai uno come Kvaratskhelia capace sulla fascia di saltare l’uomo, ecco che passare alla linea a quattro, addirittura a un 4-2-4 non sarebbe un problema.
Per motivi simili, De Laurentiis si è informato anche su Julian Nagelsmann, 35enne esonerato dal Bayern, mossa del club risultata sbagliata col senno di poi. Ma qui oltre a parlare di stipendi da 7 milioni di euro netti, ci sono anche penali da pagare alla società di Monaco, che fanno frenare anche i più ricchi club di Premier. Ma le informazioni prese dal presidente alla fine risultano sempre funzionali ai suoi progetti. Restano in una ipotetica lista, che con il passare dei giorni si assottiglierà, alcune soluzioni ritenute più sicure. Non foss’altro per l’esperienza dei soggetti. Perché Rafa Benitez, 63 anni, e Gian Piero Gasperini sono due allenatori che De Laurentiis conosce a fondo. Con Vincenzo Italiano e Thiago Motta tenuti sotto osservazione. Ma per opportunità – il primo ha due finali di Coppe da affrontare, l’altro è il prossimo avversario – sarà meglio attendere un po’ prima di muoversi in quella direzione, se così deciderà De Laurentiis.