Migranti, 20 mila sbarchi dall’inizio dell’anno. Per il governo è strategia del gruppo Wagner

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Stanno proseguendo regolarmente al porto di Salerno le operazioni di sbarco dei 387 migranti arrivati a bordo della "Ocean Viking". Nonostante gli appelli rivolti da Regione Campania e Comune di Salerno a far osservare la quarantena a bordo dopo alcuni casi positivi emersi tra i profughi, le attività stanno proseguendo come da programma. La protezione civile, di volta in volta, sta distribuendo mascherine, panini e succhi di frutta ai migranti che, dopo le operazioni di foto-segnalamento, vengono trasferiti con pullmini in via Dei Carrari, nella sede della Protezione Civile, dove prosegue l'iter per lo smistamento nei centri individuati. TWITTER SOS MEDITERRANEE ITA +++ ATTENZIONE LA FOTO NON PUO' ESSERE PUBBLICATA O RIPRODOTTA SENZA L'AUTORIZZAZIONE DELLA FONTE DI ORIGINE CUI SI RINVIA+++
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Tajani: «Molti da zone controllate dal Wagner»

«La questione immigrazione non può essere soltanto un tema italiano»: lo ha detto il ministro degli esteri Antonio Tajani al termine dell’incontro con il premier Benyamin Netanyahu a Gerusalemme. «Ho trovato – ha aggiunto – grande comprensione per quello che sta accadendo in Italia riguardo all’immigrazione da parte di Netanyahu». Il ministro ha poi sottolineato «la preoccupazione» sul fatto che «molti migranti arrivano da aree controllate dal gruppo Wagner. Non vorrei ci fosse un tentativo di spingere migranti verso l’Italia».

Crosetto: «Un’arma per colpire l’Italia»

«Ue, Nato e Occidente, cosi come si sono accorti che gli attacchi cyber facevano parte dello scontro globale che il conflitto ucraino ha aperto, oggi sarebbe opportuno capissero che anche il fronte sud europeo sta diventando ogni giorno più pericoloso. Dovrebbero inoltre prendere atto che l’immigrazione incontrollata e continua, sommata alla crisi economica e sociale, diventa un modo per colpire i paesi più esposti, in primis l’Italia, e le loro scelte geostrategiche, chiare e nette». Così il ministro della Difesa Guido Crosetto. «L’Alleanza Atlantica – aggiunge – si consolida se si condividono anche i problemi che nascono dalle scelte collettive, ma rischia di incrinarsi se i paesi più esposti a ritorsioni di vario tipo (come aprire i »rubinetti« dell’immigrazione da parte di alcuni Stati) vengono lasciati soli».

© Copyright redazione, Riproduzione Riservata. Scritto per: TerranostraNews
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