Conte: “Per ora restiamo al governo, siamo liberi dal ricatto”

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Quel che resta del M5s resterà al governo, ma non a qualsiasi condizione. Giuseppe Conte, 24 ore dopo la conferenza stampa della scissione di Luigi Di Maio, ha prima rilasciato due interviste e poi ha incontrato i gruppi parlamentari di Camera e Senato. Tre discorsi che seguono tutti la stessa linea: i 5 stelle, anche se con numeri ridimensionati, faranno valere le proprie posizioni. E in caso contrario saranno pronti ad andare all’opposizione. Il presidente M5s l’ha detto chiaramente, intervistato da Lilli Gruber: “Noi nel governo ci siamo e ci saremo fino a che saremo in grado di tutelare gli interessi dei cittadini e continuare le nostre battaglie”. E poco dopo, davanti agli eletti M5s, ha rincarato: “Ora che ci sono nuovi numeri che sostengono Draghi”, il Movimento “avrà più tranquillità di portare avanti le battaglie senza sentire il peso del ricatto di far eventualmente cadere l’emisfero occidentale”. Una provocazione, ma che fa capire bene come intende muoversi d’ora in poi il presidente M5s. “Non siamo più prima forza Parlamento? Si illudono se pensano che avremo meno forza nelle nostre battaglie“. E ancora: “Questo Governo è nato grazie a noi, qualcuno forse se lo sta dimenticando. Continua con noi e continuerà con il nostro appoggio sino a quando e nel limite potremo continuare le nostre battaglie”. Per quanto riguarda le poltrone e i ruoli all’interno dell’esecutivo, ha detto ancora Conte a La7, non sarà lui a chiedere il passo indietro di Di Maio dalla Farnesina: “Lascerei che Di Maio si interroghi con la propria coscienza e decida, io non chiederò le sue dimissioni”.

© Copyright redazione, Riproduzione Riservata. Scritto per: TerranostraNews
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