“Sono onorato di essere un Alfiere della Repubblica e felice per aver aiutato i miei cugini, alle prese con la Dad nel periodo più duro della pandemia. Erano soli in casa: i loro genitori, infermieri, erano costretti a turni massacranti in ospedale per combattere il Covid”. Sono le parole di Daniele De Angelis (nella foto), il 14 enne di Marano insignito dell’onorificenza dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Un attestato che riceverà a dicembre, al Quirinale, assieme agli altri giovani premiati per il loro impegno nel periodo della pandemia.
Daniele vive a Marano, al corso Europa, con la mamma Domenica, impiegata, papà Vito, maresciallo della Guardia di Finanza, e Marco, il fratello più piccolo. “Ho aiutato i cugini che erano in difficoltà con la Dad – spiega ancora Daniele – Correggevo i loro compiti e li aiutavo a risolvere i problemi di connessione. Mio fratello Marco mi ha aiutato sobbarcandosi alcune incombenze di casa: devo dire grazie anche a lui. Sono felice, ma non ho fatto nulla di straordinario. Il Presidente Mattarella? E’ uno dei miei miti: lo ammiro per il suo senso civico”.
Il neo Alfiere della Repubblica frequenta (secondo anno) il liceo scientifico Segrè di Marano. Prima ancora ha frequentato con profitto la scuola Socrate (licenziato con l’eccellenza) e ancor prima la Mallardo. Ha già le idee chiare per il suo futuro: “Mi piacerebbe essere un medico chirurgo o un carabinieri, ma ora presto: mi concentro sugli studi, leggo, mi informo molto e vado in palestra per tenermi in forma”.
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