Tullio e Giuseppe, una morte assurda. La versione del camionista non convince

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L’incredibile e assurda fine di due amici, di 26 e 27 anni, uccisi l’altra notte mentre erano fermi in auto lungo una strada che conduce verso il Vesuvio. A sparare contro di loro diversi colpi di pistola il proprietario di una delle villette che si trovano a pochi metri da dove le due vittime avevano fermato la loro Panda.

Confessione

Finora questa è l’unica certezza della tragedia avvenuta intorno all’una e trenta di ieri a Ercolano. Perché il camionista cinquantacinquenne Vincenzo Palumbo abbia preso la mira e fatto fuoco dal terrazzo di casa, puntando l’arma contro Tullio Pagliaro e Giuseppe Fusella e colpendo entrambi alla testa, rimane invece ancora incomprensibile. C’è la versione fornita dall’omicida, ma è talmente irrazionale che gli stessi investigatori non si accontentano della confessione e, pur avendo disposto il fermo dell’uomo, con l’accusa di omicidio volontario, continuano a indagare alla ricerca di elementi che consentano di ricostruire nei dettagli ogni fase della tragedia. Palumbo sostiene di aver sparato convinto che Pagliaro e Fusella fossero ladri pronti a entrare in casa sua. Ma i due amici non avevano fatto nulla che giustificasse un tale fraintendimento. Non erano scesi dall’auto, né all’interno avevano armi o qualunque altro oggetto che potesse farli percepire come una presenza minacciosa. Semplicemente erano lì.

Periferia

Via Marsiglia è una strada in salita della periferia di Ercolano, costeggiata da terreni incolti, vecchie case di campagna e villette che hanno tutta l’aria di appartenere a quell’infinità di costruzioni realizzate irresponsabilmente ai piedi del Vesuvio. Nella parte bassa c’è anche un campo di calcetto, e più su, oltre la villetta dove Palumbo vive con moglie e figlia, un ristorante scelto spesso per organizzare feste con finale di fuochi d’artificio. In quella zona Tullio e Giuseppe, inseparabili fin dai tempi della scuola, sarebbero già stati altre volte, secondo quanto racconta Oreste Pagliaro, il papà di Tullio. Hanno degli amici da quelle parti, e ci abitano anche due ragazze con le quali si stanno frequentando. E poi giovedì sera c’era la partita del Napoli, e magari i ragazzi erano andati a vederla a casa di qualcuno.

© Copyright redazione, Riproduzione Riservata. Scritto per: TerranostraNews
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