Appalti e camorra negli ospedali, l’Alleanza di Secondigliano e il clan Cimmino

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Soldi, un’auto nuova, l’assunzione in una delle ditte private, finanche dei biglietti omaggio nella discoteca Ciclope di Palinuro (che è estranea all’inchiesta, ndr) e in un paio di lidi della perla cilentana. Parla di questo con la madre una dipendente del Monaldi, che non sa di essere intercettata. Non sa di essere al centro all’inchiesta terremoto sulle presunte collusioni della camorra sugli ospedali collinari: è il ruolo di uno degli indagati nell’inchiesta condotta dalla Dda di Napoli.

In carcere, ieri, sono finiti i vertici del clan Cimmino, la storica cosca che domina gli affari criminali nella parte alta di Napoli, ovvero al Vomero. Ordinanze in carcere per Luigi Cimmino, per il figlio Franco Cimmino, il factotum Giovanni Caruson. Ma c’è l’arresto anche di Andrea Basile che del clan è ritenuto il reggente. In carcere finto anche l’imprenditore Alessandro Esposito. Manette anche per i boss della zona della Torretta a Chiaia: Salvatore Frizziero e gli affiliati Lelluccio e Raffaele Sacco. Tra le tangenti – secondo quanto accertato dalle indagini della polizia – anche quella per la costruzione del parco urbano nella zona collinare.

© Copyright redazione, Riproduzione Riservata. Scritto per: TerranostraNews
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