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Vent’anni sono la misura di un’assenza. Vent’anni senza Roberto Baggio, senza il suo gioco leggero come farfalla e trasparente come cristallo, bianco come il ghiaccio ma senza mai freddezza. Era il 16 maggio 2004 ed era il tempo dell’addio.
L’addio in occasione di un Milan-Brescia, il ritiro del campione di Vicenza, simbolo di un calcio libero, intessuto di bellezza e mistero. Oggi niente ospitate tivù, zero parole da “opinionista” ma una vita in campagna.
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