A 60 anni si fa più sesso che a 30. Lungi dall’immaginario collettivo per cui la libido affievolisce durante la terza età, il silver sex può riservare momenti di piacere intenso rendendo l’esperienza sessuale ancor più appagante che in gioventù.
Studi recenti hanno dimostrato che i senior hanno una vita sessuale molto più gratificante dei cosiddetti Millenial (generazione tra i 30 e i 40), a testimonianza del fatto che l’età anagrafica è ininfluente sulla qualità delle performance in camera da letto. Lo scorso anno, ad esempio, i Centers for Disease Control and Prevention degli Stati Uniti hanno pubblicato un rapporto che dimostra come gl over 50 e 60 facciano molto più sesso rispetto ai Millennial, i nati tra il 1980 e il 2000, e la successiva Gen Z.
Sfatiamo subito un tabù: dopo i 60 anni non c’è solo il burraco o la bocciofila. Fior fior di ricerche, condotte da alcune delle più autorevoli università di tutto il mondo, hanno accertato che mantenere una vita sessuale attiva riduce il rischio di sviluppare patologie (anche severe) a carico del sistema endocrino o cardiovascolare. Ma non è tutto.
I benefici del silver sex sono molteplici:
- Modera lo stress;
- Rallenta il processo di senescenza;
- Riduce il rischio di tumore alla prostata;
- Evita l’ispessimento del pavimento pelvico;
- Limita l’insorgenza di patologie cardiovascolari;
- Rafforza il tono muscolare;
- Migliora la coordinazione motoria.
Durante l’attività sessuale, inoltre, l’organismo produce alcune sostanze utili al benessere psicofisico della persona. In primis la serotonina, ovvero una sorta di antidepressivo naturale che regola il ciclo sonno/veglia e la pressione sanguigna, garantendo una gradevole sensazione di rilassamento.
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