Strage funivia, tre fermi nella notte: il gestore e altre due persone. Freno manomesso l’ipotesi

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Hanno “ammesso” le tre persone fermate nella notte per l’incidente alla funivia del Mottarone. Lo afferma il comandante provinciale dei carabinieri di Verbania, tenente colonnello Alberto Cicognani. «Il freno non è stato attivato volontariamente? Sì, sì, lo hanno ammesso», dice l’ufficiale dell’Arma ai microfoni di Buongiorno Regione, su Rai Tre. «C’erano malfunzionamenti nella funivia, è stata chiamata la manutenzione, che non ha risolto il problema, o lo ha risolto solo in parte. Per evitare ulteriori interruzioni del servizio, hanno scelto di lasciare la “forchetta”, che impedisce al freno d’emergenza di entrare in funzione».

La svolta è arrivata quasi all’alba di mercoledì, dopo una notte di interrogatori serrati e, a tratti, anche tesi e drammatici. A tre giorni dalla tragedia del Mottarone, il crollo della cabina della funivia in cui sono morte quattordici persone, tra cui due bimbi, ci sono tre fermati. Si tratta di Luigi Nerini, proprietario della società che gestisce l’impianto, la Ferrovie Mottarone srl, il direttore e il capo operativo del servizio.

© Copyright redazione, Riproduzione Riservata. Scritto per: TerranostraNews
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