La commissione d’accesso agli atti, che da circa sei mesi indaga sul municipio di Marano, ha quasi completato il suo lavoro ed entro la fine del mese sarà consegnata al prefetto Valentini la relazione che potrebbe portare allo scioglimento (per mafia) del Comune.
Nella giornata di ieri i tre ispettori prefettizi hanno convocato e ascoltato in prefettura l’avvocato convenzionato del Comune, il professor Raffaele Manfrellotti (nella foto). Il legale è stato sottoposto ad alcune domande, alcune delle quali – a quanto si apprende – inerenti a tre spinose vicende amministrative: l’area Pip, la palazzina dei Polverino di via Sant’Agostino e la vicenda della scuola (chiusura, apertura e perizie di parte) Garden House. Tre casi oscuri, al centro di inchieste della Procura di Napoli o processi. Tre casi documentati nei dettagli dal nostro portale.
Sono tre vicende che si sviluppano nell’arco di molti anni, con l’amministrazione Visconti, tuttavia, che avrebbe mal gestito alcune fasi. Per la palazzina abusiva dei Polverino, acquisita al patrimonio comunale nel lontano 1992, giova ricordare che il Tar (sospensiva e merito) ha per due volte bocciato l’operato dell’ente comunale; quanto all’area Pip, nonostante l’avvenuta rescissione contrattuale tra il Comune e la società dei Cesaro, poco o nulla è stato fatto per incamerare i soldi dei concessionari dei capannoni e per sanare o punire le anomalie di carattere urbanistico. Su Garden House i fatti sono ancor più chiari ed eclatanti: il sindaco chiuse la scuola, dopo la revoca del condono edilizio rilasciato molti anni fa, ma poi riaprì dopo pochi giorni sulla scorta di una perizia di parte. Anche per i giudici del Tar, di recente pronunciatisi, non c’erano i necessari requisiti di sicurezza per riaprire.
Sono vicende delicate, gravi che, sommate ad altre, porteranno quasi inevitabilmente allo scioglimento dell’ente comunale, come anticipato già da un anno da Terranostranews.
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