Marano, lo scandalo di via Sant’Agostino e le mezze verità della De Nigris. Non tutto attiene al passato. Esempio: i responsabili delle mancate notifiche…

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Quello che l’assessore De Nigris non dice sulla palazzina di via Sant’Agostino, l’ultimo scandalo che ha visto coinvolto il Comune di Marano. Nella sua esposizione all’organo mediatico vicino al primo cittadino Visconti, la De Nigris, assessore all’Avvocatura, riferisce correttamente (come del resto fatto da Terranostranews) che la vicenda trae origine dal passato, esattamente dal 1992 quando il Comune emanò l’ordinanza di abbattimento della palazzina e acquisì il bene al proprio patrimonio immobiliare. La De Nigris però dimentica che per completare l’iter ci sono voluti 26 anni e che gli sgomberi sono stati eseguiti soltanto un anno e mezzo fa, a cavallo tra la gestione commissariale e quella Visconti.

La De Nigris non dice, o almeno non lo spiega con chiarezza e dovizia di particolari, che il ricorso presentato dai Polverino è di meno di due anni fa e che le carte (che il Comune sostiene di avere, ovvero le notifiche degli atti ai Polverino) sono state trattate da avvocati, tecnici o funzionari che hanno operato anche sotto la gestione Visconti. Perché la De Nigris non lo dice? Intanto il destino dell’ente maranese sembra inesorabilmente segnato, mentre chi doveva occupare quelle case, le famiglie indigenti del territorio, per ora restano a piedi in attesa del ricorso al Consiglio di Stato.

© Copyright Fernando Bocchetti, Riproduzione Riservata. Scritto per: TerranostraNews
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