Una caserma dei Carabinieri posta sotto sequestro, sei carabinieri in carcere e uno, il maresciallo che comanda la stazione, agli arresti domiciliari. È un’inchiesta a tratti senza precedenti quella condotta dalla Procura della Repubblica di Piacenza e che ha portato all’emissione di diverse ordinanze di custodia cautelare per i militari della caserma di Piacenza Levante in via Caccialupo. I reati contestati vanno dal traffico e spaccio di sostanze stupefacenti, ricettazione, estorsione, arresto illegale, tortura, lesioni personali, al peculato, abuso d’ufficio e falsità ideologica. Ci sono anche «arresti completamente falsati e perquisizioni arbitrarie» nell’ordinanza da 300 pagine che il gip del Tribunale di Piacenza ha emesso. Vittime di brutali pestaggi erano, secondo gli inquirenti, soprattutto gli spacciatori che non volevano collaborare ed entrare nella rete clandestina di gestione della droga nel quartiere che, secondo le accuse, i militari avevano creato.
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