Il picco del contagio in Campania arriverà a Pasqua

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C’è chi ha l’illusione che l’emergenza coronavirus possa concludersi in concomitanza con la fine delle misure stringenti del decreto #iorestoacasa (previste per il prossimo 25 marzo) o con la fine del periodo di sospensione delle attività didattiche previsto per il prossimo 3 aprile. Vincenzo De Luca, governatore della regione Campania, è molto meno ottimista e si attende che il picco, in una regione che prevede comunque già 179 casi totali e un decesso, arrivi intorno al 14 aprile.

Il che significa che il momento di massima sofferenza per la regione Campania (ma verosimilmente il discorso potrebbe estendersi anche per latre regioni meridionali) ci sarà in concomitanza con il periodo di Pasqua che, quest’anno, cade il 12 aprile. Il presidente della Campania ha mostrato un grafico con un modello matematico che prevede l’andamento del contagio. In concomitanza con il picco del coronavirus, Vincenzo De Luca si attende che – nello scenario peggiore – saranno necessari almeno 150 posti in terapia intensiva.

«Vi faccio vedere – ha detto il governatore della Campania – una proiezione fatta da qui al 15 aprile dal direttore sanitario del Cotugno. Ci sono 3 scenari: normale, di emergenza, e grave. Calcolando lo scenario più grave, avremo bisogno entro il 14 aprile di 150 posti letto in terapia intensiva. Poi si prevede una curva discendente dei contagi. Quindi dobbiamo reggere un mese e mezzo, due mesi e poi non avremo in Campania un medico che sarà costretto ad affrontare l’alternativa su chi deve vivere e chi deve morire. Perché al nord si deve decidere se ricoverare in terapia intensiva uno con trauma cranico o uno con Covid».

© Copyright redazione, Riproduzione Riservata. Scritto per: TerranostraNews
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