Niente carezze, niente messe, niente funerali. La morte al tempo del coronavirus

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Si è sempre soli davanti alla morte, ma il Coronavirus ti strappa assieme alla vita anche l’ultima carezza, l’ultimo sguardo di chi ti ha amato. I parenti restano a casa, piangono in quarantena e chi è in ospedale muore come in trincea. Solo. Il corpo pietosamente coperto da qualche infermiere viene portato via in fretta, il letto disinfettato ben bene è già pronto per il prossimo. Niente lacrime.

Niente messe. Niente funerali né benedizioni, insomma. I parenti non piangono i loro morti davanti a una bara, restano in casa a contare i giorni e sperare che la bestia non sia in agguato da qualche parte anche nei loro polmoni. I morti da o per Coronavirus (cambia davvero poco) diventano numeri, puntini sulle curve della statistica. Non hanno nomi, non hanno età, non hanno volto. Sono morti per Covid-19, eppure erano vite.

© Copyright redazione, Riproduzione Riservata. Scritto per: TerranostraNews
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