Spari in questura. Morti due agenti, fermati i killer originari di Santo Domingo

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Spari e panico poco prima delle 17 a Trieste. Due uomini, due fratelli dominicani, convocati in questura per alcuni accertamenti riguardo ad una rapina di questa mattina, avrebbero avuto una colluttazione con gli agenti che sarebbe sfociata poi in una sparatoria.

Uno dei due, dopo aver chiesto di andare in bagno, avrebbe aggredito un agente ingaggiando una colluttazione con lui e sarebbe riuscito a impossessarsi della sua pistola, con la quale ha esploso dei colpi. L’uomo che ha sparato è stato arrestato, l’altro ha provato a fuggire ma è stato bloccato. Altri agenti avrebbero risposto al fuoco ferendo uno dei due. Il titolare di un locale della zona ha riferito di aver sentito spari provenienti dall’interno della questura e di aver visto pochi istanti dopo un giovane uscire di corsa dalla questura con in mano un’arma. Uno dei due aggressori avrebbe tentato la fuga provando ad uscire dal palazzo. Dopo qualche metro sulla strada sarebbe stato raggiunto dagli agenti.

Immediatamente è scattata la macchina dei soccorsi con l’arrivo di un’ambulanza. La strada è stata chiusa al transito delle auto e adesso è protetta da un cordone di sicurezza con la presenza di altri poliziotti. Uno dei due aggressori avrebbe sparato a bruciapelo a uno dei due poliziotti. Secondo altri testimoni un agente avrebbe urlato a uno dei due killer di non muoversi e di mettersi “faccia a terra”. A quanto pare i due aggressori erano stati fermati per il furto di uno scooter. A spiegare meglio quanto accaduto all’interno della questura è la ricostruzione di un agente testimone della sparatoria: “Un domenicano, forse un marocchino, alto quasi due metri, un energumeno, portato nell’ufficio Prevenzione Generale Soccorso Pubblico della Questura, dove portano gli arrestati, ha chiesto di andare al bagno. È stato accompagnato – spiega all’Adnkronos – , quando è uscito era una furia, ha aggredito i colleghi, ne ha disarmato uno e ha sparato all’impazzata in direzione di entrambi“.

Il sindaco di Trieste, Roberto Di Piazza, ha dichiarato il lutto cittadino. “Esprimo il mio più sentito cordoglio alla Polizia di Stato per i due agenti rimasti uccisi a Trieste e tutto il mio sdegno per quanto avvenuto. Ai familiari dei due ragazzi che hanno perso la vita, mentre con coraggio e abnegazione svolgevano il loro dovere di tutori della sicurezza e della legalità, giunga tutta la mia vicinanza”, ha fatto sapere il presidente del Senato, Casellati. Anche il presidente della Repubblica, Mattarella, ha espresso la sua vicinaza ai familiari delle vittime e alle forze di polizia: “Ho appreso con profonda tristezza la notizia della barbara uccisione dell’agente scelto Matteo De Menego e dell’agente Pierluigi Rotta, feriti mortalmente presso la Questura di Trieste mentre erano impegnati in una operazione di servizio”. Duro il commento di Giorgia Meloni di Fratelli d’Italia: “Sgomento e rabbia per l’uccisione a Trieste di due agenti e il ferimento di altri tre, per mano di due rapinatori. Il mio cordoglio e la mia vicinanza vanno alle famiglie di questi giovani che hanno dato la vita per difendere la nostra sicurezza e a tutti gli uomini e le donne della Polizia di Stato. Che i due bastardi assassini marciscano in galera per il resto dei loro giorni: sia fatta giustizia, senza attenuanti e senza sconti“.

© Copyright redazione, Riproduzione Riservata. Scritto per: TerranostraNews
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