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Gli hanno dato un permesso premio, dopo neanche un anno di cella, quasi a dispetto della condanna a 16 anni e mezzo per aver ucciso un uomo con crudeltà Ciccio Della Corte. Gli hanno concesso di festeggiare il suo diciottesimo compleanno assieme alla fidanzata, ai parenti e agli amici; di farsi fotografare con gli immancabili scatti digitali, quelli che – immancabilmente – sono finiti sui social. Foto di baci e abbracci postati su Instagram, che bruciano come alcol su una ferita aperta, quella dei parenti di un uomo ucciso mentre faceva il suo dovere. Questa è la giustizia italiana, questa è l’amara verità. Processi lunghi, certezza della pena zero, garantismo fino all’inverosimile.
Il Mattino
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