Marano, il silenzio dei commissari sullo scandalo dell’ordinanza di chiusura non fatta rispettare dai vigili. Un caso gravissimo su cui dovrebbe far luce la magistratura.

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E’ il giorno 27 luglio quando l’architetto Francesco Pepe, a capo dell’ufficio comunale per l’attività produttive del Comune di Marano, firma un’ordinanza di chiusura per un’attività commerciale, un supermercato di via Labriola, poiché, a seguito di un controllo dei vigili urbani, era stato riscontrato che i titolari della struttura, ufficialmente di vicinato, avevano ampliato illegalmente la superficie di vendita del negozio, oltre il limite fissato dai regolamenti regionali (250 metri) contravvenendo dunque alla normative in materia.

Il 3 agosto, dopo ben sette giorni, i messi comunali notificano l’atto al titolare della struttura, reo tra l’altro di aver compiuto tre abusi edilizi nella medesima area. Fatti, questi ultimi, oggetto tuttavia di ricorso alla magistratura ordinaria da parte del titolare.

L’ordinanza di chiusura ad horas (nella foto il provvedimento integrale) dell’esercizio è relativa dunque al solo ampliamento della superficie di vendita ma dal giorno 3 agosto, quella ordinanza, firmata da un sovraordinato del Comune, un uomo scelto dai commissari straordinari, l’architetto Pepe, viene sistematicamente sconfessata, disattesa, non resa efficace. I vigili urbani, diretti o coordinati dal colonnello De Simone, altro uomo indicato dai commissari, non la fanno rispettare. E’ questo quanto accaduto (e non è il primo caso) e sta accadendo in questi assolati e caldi giorni agostani. Forse qualcuno sperava che nessuno ci facesse caso.

Un funzionario pubblico, tra l’altro più volte sollecitato da commissari e sovraordinati, omette di far applicare un’ordinanza firmata da un dirigente del suo stesso comune. Un fatto di una gravità inaudita, un autentico scandalo che vede coinvolto, in primis, il colonnello De Simone. I fatti sono noti a tutti, commissari inclusi, ma finora nessuno è intervenuto. Il problema non sta solo nel fatto che il market abbia una superficie di vendita di gran lunga superiore a quelle previste (quasi tutti i supermarket di Marano sono in queste condizioni) ma che organi e funzionari pubblici sconfessino platealmente un’ordinanza emanata dall’ente cittadino. Nel frattempo nella struttura oggetto dell’ordinanza sono iniziati una serie di lavori, che devono però essere svolti con l’attività chiusa al pubblico. Disatteso anche questo ultimo provvedimento.

Perché l’architetto Pepe, autore dell’ordinanza, resta in silenzio? Perché tacciono i commissari straordinari? Perché non hanno convocato De Simone? Perché non prendono le distanze dal suo operato? Perché non si denuncia il fatto all’autorità giudiziaria? Se non si farà chiarezza sul caso, ennesima dimostrazione di sciatteria pubblica (e ci fermiamo qua) e non saranno adottati i provvedimenti conseguenziali, l’allontanamento di De Simone in primis, vorrà dire che tutti sono correi e che d’ora in avanti le ordinanze comunali possono ritenersi carta straccia.

 

© Copyright redazione, Riproduzione Riservata. Scritto per: TerranostraNews
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