E nel Pd scoppia l'ennesimo caso: indagate per corruzione elettorale due candidate.

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Associazione per delinquere finalizzata alla corruzione elettorale. E’ questa l’ipotesi di reato alla base del decreto di perquisizione eseguito presso le abitazioni e le sedi dei comitati elettorali di due candidate del Partito democratico. Si tratta di Anna Ulleto, candidata Pd al Consiglio comunale, e di Rosaria Giugliano, candidata per la municipalità Mercato-Pendino, nel centro storico di Napoli. La Ulleto ha ottenuto circa 2.200 voti e quindi sarebbe risultata quasi certamente eletta (l’attribuzione dei seggi avverrà solo dopo il ballottaggio alla luce dell’eventuale premio di maggioranza se uno dei due candidati superasse il 60 per cento). A presentarsi a casa delle esponenti dem sono stati i carabinieri, nell’ambito di un’inchiesta della procura di Napoli. L’indagine è coordinata dal procuratore aggiunto di Napoli Alfonso D’Avino, della sezione reati contro la Pubblica amministrazione, e condotta dal pm Francesco Raffaele. L’ipotesi investigativa è che entrambe le donne possano aver acquisito voti in cambio di promesse di inserimento nel programma lavorativo Garanzia Giovani, finanziato dalla Regione. Oltre alle due candidate Pd, secondo quanto riferisce l’agenzia Ansa, ci sarebbero altri indagati: complessivamente sarebbero cinque o sei le iscrizioni nel registro degli indagati.

© Copyright Redazione, Riproduzione Riservata. Scritto per: TerranostraNews
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