La parabola di Alessandro Brunitto: da dipendente dell’Aeronautica a referente dei Polverino

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La parabola di Alessandro Brunitto, l’esponente del clan Polverino stanato oggi in quel di Lusciano, in provincia di Caserta, la sua città d’origine, la città in cui ancora vivono alcuni suoi familiari.

La parabola di Brunitto, che dipendente dell’aeronautica (si è licenziato poco più di dieci anni fa) si era trasformato in un referente della cosca, in particolar modo della primula rossa Giuseppe Simioli, cognato di Brunitto, e oggi ricercato numero del clan un tempo guidato da Peppe Polverino, alias ‘o barone.

Parentele scomode, insomma, e col tempo Brunitto, sposato con una Simeoli, non ha saputo resistere al fascino di alcuni traffici: slot, poi droga, senza mai entrare però nel gruppo di fuoco del Barone.

Brunitto imparentato anche con un altro volto noto dei cittadini Marano: è anche il cognato infatti di Luigi Simeoli, ex vicesindaco di Marano, in carcere da oltre tre anni per reati legati al traffico di stupefacenti.

Un triangolo, dunque, con tre sorelle che hanno sposato rispettivamente Alessandro Brunitto, Giuseppe Simioli e Luigi Simeoli. Uno dei tre (‘o petruocelo) è latitante, Luigi Simeoli è in carcere da oltre tre anni, da oggi agli arresti c’è anche Alessandro Brunitto.

© Copyright 2016 Redazione, Riproduzione Riservata. Scritto per: TerranostraNews
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