Rifare per l’ennesima volta la sinistra-più-a-sinistra-della-sinistra (un’operazione cosmetica, dacché il ceto politico è sempre lo stesso), sconfiggere il Pd, disarcionare Renzi. Poi si vedrà: forse edificare finalmente il socialismo in un paese solo, forse ritornare in Parlamento nonostante il fascistissimo Italicum (è sufficiente il 3%).
Fabrizio Rondolino, giornalista e scrittore.
Cos’è Cosmopolitica? Ieri il battesimo a Roma.
Platea piena e molto paziente al palazzo dei Congressi di Roma per il battesimo di Sinistra italiana, dal titolo evocativo “Cosmopolitica”. L’immenso salone al primo piano è gremito e ascolta senza scomporsi quasi quattro ore di interventi accademici da parte di un gruppo di docenti, guidati dal deputato ex Pd Carlo Galli, che squadernano il dna della sinistra che verrà, dall’”Europa nel disordine globale” a “La democrazia nella lunga stagione del neoliberismo”, fino a “Il lavoro nel modello di capitalismo europeo”. Più che una kermesse della politica italiana del 2016 sembra l’inizio di un lungo weekend a Frattocchie, la scuola quadri del Pci, dove si partiva sempre dei grandi scenari geopolitici per arrivare, infine, alle “piccole” questioni della bottega italiana.
Salone gremito e i big di Sel e dell’ex Pd che guidano questa nuova carovana della sinistra (da Fratoianni a Fassina e D’Attorre) sembrano quasi stupiti di tanta partecipazione. “Ho perso la mia scommessa con Fratoianni”, sorride D’Attorre. ”Non credevo che già al venerdì arrivassero più di mille persone”. In platea militanti e dirigenti di vecchia data, che hanno vissuto già tante costituenti dopo il big bang del 1989: da Rifondazione a Sel, oppure Ds, Sinistra democratica e poi Sel. Tra i tanti ci sono Fabio Mussi, Paolo Cento, Loredana De Petris, Giuliana Sgrena, Ida Dominijanni.
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